«First Cisl, desertificazione bancaria è caso di emarginazione. Riccardo Colombani: “Bisognerebbe istituire degli osservatori regionali”». Così titola l’Ansa riprendendo le dichiarazioni del segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, a margine del convegno organizzato da Cisl e First Cisl Firenze Prato dal titolo: “1924-2024: cento anni di risparmio, bene comune”.
“La desertificazione bancaria, ovvero l’abbandono dei territori dal punto di vista fisico da parte delle banche – prosegue l’agenzia di stampa citando Colombani – è ormai un fenomeno che caratterizza alcune regioni, in particolare Molise, Basilicata, Piemonte. Ormai il 41,7% dei comuni italiani è completamente desertificato, il 24% prevede solo uno sportello, il problema è per le persone anziane, che non sono avvezze ai canali digitali. C’è un caso di emarginazione sociale ed economica. (…) Soprattutto nei comuni delle aree interne ci sono dei problemi veramente importanti”. Le proposte di First Cisl sono quelle di creare “in ogni regione degli osservatori regionali” ed anche di “ definire classifiche di sostenibilità delle banche, sulla base della presenza territoriale o della volontà di definire programmi di educazione digitale per la clientela perché le competenze digitali in Italia sono tra le più basse in Europa”.
Anche La Nazione rilancia i temi affrontati nel convegno organizzato da Cisl e First Cisl Firenze Prato: «La Giornata dedicata al risparmio. A un secolo di distanza dall’istituzione un valore da tutelare ancora oggi. A Firenze convegno su cento anni di risparmio: dibattito sul valore sociale e tutela del risparmio oggi».
Ai microfoni della rete televisiva toscana Rtv38 Riccardo Colombani ha rilanciato le proposte di First Cisl per fronteggiare il fenomeno della desertificazione bancaria: “Dobbiamo in ogni regione definire degli osservatori regionali. Crediamo anche che sarebbe importante definire delle classifiche di sostenibilità delle banche sulla base della presenza territoriale”. Il leader cislino ha anche evidenziato come la propensione al risparmio, dopo aver toccato il punto di minimo lo scorso anno, nel 2024 stia aumentando.
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