“La sottoassicurazione non è solo un problema, è un dramma italiano che ogni anno, puntualmente, torna sotto i riflettori. Quel che è avvenuto in Emilia Romagna dimostra che l’obbligo di stipulare polizze catastrofali per le imprese, già previsto dall’ultima legge di bilancio, è una misura giusta, benché non risolutiva. Ora è necessario preoccuparsi di garantire una protezione anche alle abitazioni private, visto il succedersi sempre più frequente di eventi estremi”. A dichiararlo è il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani.
“È un tema sul quale First Cisl insiste da tempo: coinvolgere le compagnie assicurative più strettamente, insieme allo Stato, come evidenziato anche dalla Presidente di Ania Maria Bianca Farina, è necessario per realizzare un meccanismo virtuoso di trasferimento dei rischi, fondamentale per salvaguardare tanto il sistema produttivo che il patrimonio edilizio del Paese. Non dobbiamo dimenticare infatti – sottolinea Colombani – che solo il 6% degli immobili delle famiglie e il 5% dei beni immobili delle imprese sono assicurati contro i rischi di terremoti e alluvioni”.
“La mancanza di domanda è un problema che va affrontato promuovendo l’educazione assicurativa e garantendo, attraverso la mutualità e la compartecipazione ai rischi da parte dello Stato, prezzi accessibili per le polizze. Al tempo stesso – conclude – diventa cruciale il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori delle assicurazioni, che vanno messi nelle condizione, attraverso piani di formazione continua e retribuzioni adeguate, di attuare modelli di consulenza fondati sulla qualità del servizio e su una sempre maggiore personalizzazione”.
First Cisl, il 6 giugno scorso durante l’Insurance Day, alla presenza della presidente Ania, ha dibattuto con i Ceo delle principali compagnie assicurative riguardo alle possibili soluzioni alla drammatica sottoassicurazione del nostro Paese, anche con riferimento ai rischi catastrofali. Serve una partnership pubblico-privato per garantire prezzi bassi e indennizzi rapidi.
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