Di seguito il comunicato dei Coordinamenti Gruppo Banco Bpm di First Cisl, Fisac Cgil e Uilca Uil:
Tacciano le trombe e cominci il concerto!
“S’ode a destra uno squillo di tromba
a sinistra risponde uno squillo
d’ambo i lati calpesto rimbomba di cavalli e di fanti il terren”
Questi versi di manzoniana memoria ben rappresentano la situazione che stiamo vivendo. Tutti urlano le loro ragioni ma molti, strategicamente, tacciono i particolari scomodi. E nello scontro roboante delle parole sfuggono i concetti.
Proviamo a fare il punto in maniera essenziale.
Il Fondo esuberi è uno strumento prezioso per i sindacati, caro ai lavoratori del settore e utile all’azienda.
– Per i sindacati: in situazioni di esubero di personale, è uno strumento di tutela dei lavoratori che si avvicinano alla finestra pensionistica. In assenza di esuberi, rappresenta un’opportunità di ricambio generazionale e questo è il nostro caso, infatti non è mai stata aperta una procedura di esubero.
– Per i lavoratori: permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro con tutele e garanzie molto forti.
– Per l’azienda: consente la riduzione del personale e un utile ricambio generazionale collegato ad un notevole risparmio economico.
Tuttavia, il sindacato deve fare un passo in più e pensare a chi rimane e deve sopportare il peso dell’uscita di colleghi con un alto livello di professionalità ed esperienza. Nuove assunzioni in numero congruo sono indispensabili per garantire continuità e restituire vitalità alle strutture, condizioni essenziali per assicurare il benessere futuro della nostra azienda. Ricordiamo a tutti che le organizzazioni sindacali, nel corso della trattativa sul Fondo esuberi, avevano chiesto di mantenere un ricambio di 1 a 1 sul fondo esodo e, per quanto riguarda le uscite per pensione anticipata/vecchiaia, un ricambio di 1 a 1 sulla rete commerciale, quindi escludendo il ricambio sulle sedi. Dalla fusione, infatti, gli organici sono calati di 5.000 risorse e i colleghi della rete sono quelli che ne hanno risentito maggiormente.
Come potrebbe il sindacato sottrarsi a questa responsabilità?
Se qualche organizzazione lo fa, noi no! Se l’azienda lo fa, noi no! Le posizioni contrapposte non sono mai state storicamente motivo di rottura; sono stimolo a trattare e a raggiungere punti di caduta soddisfacenti per le parti.
La rottura è la soluzione pretestuosa di chi non vuole raggiungere un equilibrio. È più facile gridare “al lupo, al lupo” e creare scompiglio che manifestare posizioni inspiegabili, anche alla luce dell’ottimo stato di salute della nostra banca.
Il sindacato non può accettare che i risultati di bilancio siano esclusivamente destinati a premi per gli azionisti e per la dirigenza, senza destinarne una parte a chi ha contribuito a quei risultati e alla nuova occupazione.
Noi vogliamo trattare e restiamo al tavolo (al primo tavolo) in attesa che la controparte ritorni per un confronto vero, lasciando ad altri l’artificiosità e gli stratagemmi.
Tacciano le trombe e cominci il concerto!
Milano, 3 luglio 2024
Coordinamenti Gruppo Banco Bpm
First Cisl – Fisac Cgil – Uilca Uil
Il comunicato dei Coordinamenti Gruppo Banco Bpm di First Cisl, Fisac Cgil e Uilca Uil
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