Lo scorso 18 giugno, innanzi al Tribunale di Roma – terza sezione lavoro – nel procedimento ex articolo 28 Legge 300/1970, promosso da First Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali contro Accenture Service and Technology Srl, le parti hanno conciliato la controversia collettiva chiudendo, di fatto e in punto di diritto, la vertenza giudiziale in corso.

Al di là della forma di definizione della vertenza e delle questioni di merito giuslavoristico, il significato politico della risoluzione “conciliata” (cioè condivisa da entrambe le parti) assume un grande valore per le relazioni sindacali in azienda: la parte convenuta (Accenture), infatti, riconosce la correttezza delle rivendicazioni a suo tempo avanzate dalle organizzazioni sindacali e “si impegna a reinternalizzare in Italia, entro e non oltre il 30 settembre 2024, i volumi di attività degli uffici Mfi (…) affidati in appalto presso il centro di servizi Accenture di Iasi in Romania”. Inoltre “si impegna a proseguire nella reinternalizzazione di parte delle attività affidate a fornitori terzi in Italia, prevista dall’accordo con le organizzazioni sindacali (…)”.

Indubbiamente si tratta di un esito vertenziale molto positivo, che dimostra che anche quando le strade negoziali sembrano definitivamente chiuse, e si ricorre agli strumenti giustiziali di ultima istanza, le giuste rivendicazioni di tutela collettiva e la caparbietà dell’azione sindacale sono in grado di riaprire percorsi di relazioni industriali persino difficili da immaginare. Ciò rappresenta un buon viatico per First Cisl, che fa della contrattazione collettiva la propria cifra identitaria, e del rispetto dei buoni accordi sottoscritti il proprio fine, da perseguire con tutti i mezzi a sua disposizione.

Un grande ringraziamento va indirizzato all’Avvocato Maurilio D’Angelo, che nella vertenza ha ancora una volta rappresentato con successo First Cisl.

Alleghiamo il richiamato verbale di udienza