Previste 500 assunzioni e la stabilizzazione di 200 lavoratori somministrati. Le uscite saranno 1.000. Accordo anche sulla salvaguardia dei percorsi professionali
First Cisl ha firmato, insieme agli altri sindacati del credito, l’accordo sul ricambio generazionale nel Gruppo Bper. Prevista l’uscita, su base incentivata e volontaria, di 1.000 lavoratrici e lavoratori che matureranno la finestra pensionistica entro il 31 dicembre 2030. Le assunzioni con contratto a tempo indeterminato saranno 500, alle quali si aggiunge la stabilizzazione di 200 lavoratrici e lavoratori somministrati.
Sottoscritti anche altri due accordi. Il primo sulla gestione delle ricadute sul personale in termini di mobilità territoriale e professionale, dovute alla chiusura di 125 sportelli avvenuta lo scorso 15 dicembre. Il secondo sul prossimo avvio del nuovo modello distributivo denominato BCustomer,che partirà il prossimo 8 gennaio. Quest’ultimo accordo prevede la salvaguardia di tutti i percorsi professionali avviati, indipendentemente dal mantenimento del ruolo, in attesa della definizione di un nuovo accordo dedicato ad inquadramenti e percorsi professionali.
“Siamo soddisfatti per la garanzia della continuità dei percorsi professionali già avviati nonostante l’adozione da parte aziendale di un modello distributivo che rivoluzionerà i ruoli e il modo di lavorare delle colleghe e dei colleghi – afferma il segretario responsabile First Cisl del Gruppo Bper Banca Emilio Verrengia – Viene favorita, attraverso il Fondo di solidarietà, l’uscita anticipata volontaria di lavoratrici e lavoratori che ne hanno i requisiti, bilanciando comunque le uscite previste con un numero elevato di assunzioni e stabilizzazioni”.
“Si tratta di accordi che possono essere definiti soddisfacenti e di riferimento nel contesto attuale del sistema bancario – aggiunge Sabrina Nanni, coordinatrice nazionale con delega al Gruppo Bper Banca – soprattutto in merito alla salvaguardia dei percorsi professionali e alla stabilità nei progetti di vita di un numero importante di giovani lavoratrici e lavoratori”.