Sono state molto apprezzate le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto all’Assemblea Federcasse in occasione del 114esimo anniversario. “È significativo – ha sottolineato Capo dello Stato – sapere che i cittadini di 723 Comuni hanno, come unica presenza bancaria, una banca cooperativa; e che un terzo degli sportelli è collocato in Comuni delle cosiddette aree interne. Si tratta di una funzione economica, si tratta di una funzione sociale, si tratta di un impegno nel solco dell’applicazione delle norme della Costituzione”.
Per il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, le parole del Presidente Sergio Mattarella sulle Bcc sono un importante «riconoscimento della funzione sociale del credito cooperativo».
Le considerazioni espresse a caldo dal leader dei bancari della Cisl sono state riprese da varie testate giornalistiche. “First Cisl, importanti le parole di Mattarella sul ruolo Bcc” è il titolo del lancio Ansa. Sulla stessa linea AdnKronos e Agi che introducono anche il tema contrattuale, scrivendo rispettivamente: “Bcc: First Cisl, parole Mattarella importanti, ora lavoriamo per contratto nazionale” e “Federcasse: First Cisl, bene Mattarella, lavorare per contratto”. Anche per Askanews “Federcasse, First Cisl: bla lavoriamo per il contratto nazionale. Parole del Presidente Mattarella fatto importante”. Per Economy “Credito Cooperativo, Colombani: Parole di Mattarella importanti. Ora è necessario mettersi al lavoro per il contratto nazionale, per il segretario First Cisl”.
Nel riconoscere l’importante funzione sociale delle Banche di Credito Cooperativo Riccardo Colombani ha evidenziato alla stampa che «L’intermediazione creditizia cooperativa senza fine di speculazione privata ha in sé tutti gli elementi di democrazia economica che portano alla concordia sociale, in un quadro di sviluppo sostenibile e inclusivo».
«Il ruolo del credito cooperativo, come ha affermato il Presidente della Repubblica – ha proseguito sulla stampa Colombani – si esprime anche nel contrasto alla desertificazione bancaria. I 4.100 sportelli disseminati nella penisola (20% del totale), i 723 comuni che registrano la presenza bancaria grazie al sistema delle Bcc, il sostegno alle aree interne del Paese, descrivono anche un successo competitivo. L’incremento degli utili porta all’aumento del capitale, che ha raggiunto il 22,4% delle attività ponderate per il rischio, e alimenta virtuosamente il sostegno creditizio a famiglie ed imprese. Le Bcc erogano infatti oltre il 25% del credito alle imprese con meno di 20 addetti».
«Ora il messaggio di Mattarella – ha concluso il leader dei bancari della Cisl – va calato nella realtà delle relazioni industriali del settore per aprire un percorso che conduca a rinnovare il contratto nazionale del credito cooperativo, riaffermando il sistema valoriale attraverso l’evoluzione economica e sociale del lavoro, snodo decisivo per gestire il grande cambiamento in atto e garantire un contributo importante per la giusta transizione digitale ed ecologica».