Marche, dati First Cisl sulla stampa: 25% dei comuni marchigiani senza sportelli bancari, si va verso il 50%

Banche e desertificazione bancaria. Rimane vivo il tema della riorganizzazione della rete fisica bancaria sul territorio nazionale. Anche nelle Marche l’allarme lanciato in conferenza stampa dal segretario generale di First Cisl Marche Mario Raimondi viene diffuso dagli organi d’informazione. L’Ansa scrive che “il 50% dei comuni marchigiani senza sportelli bancari nel 2023”, mentre l’agenzia di stampa nazionale Dire titola: “Banche. Allarme Cisl: nelle Marche 25% dei comuni senza sportelli e nel 2023 fenomeno potrebbe esplodere arrivando al 50%”.

Il servizio di Carlo Musilli sul Tgr MarcheRai3:

Nella sua edizione di Ancona il Resto del Carlino si occupa della problematica titolando “Le banche tra digitale e chiusure. «Il 25% dei comuni senza sportelli»”, evidenziando “Sos della First Cisl: entro la fine dell’anno potrebbero raddoppiare, desertificazione nelle aree interne”. L’edizione anconetana del Corriere Adriatico scrive che “Troppe banche stanno chiudendo. Nell’entroterra è quasi un deserto”.

L’allarme diffuso da First Cisl Marche trova spazio anche su numerose testate on-line, tra cui Corriere dell’Economia che titola “Desertificazione bancaria, 54mila marchigiani vivono in comuni senza sportelli”, Ancona Today con “Nelle Marche è allarme desertificazione bancaria, un quarto dei comuni non ha sportelli (e ne chiuderanno altri 22), sottotitolando che “First Cisl presenta i dati dell’Osservatorio e parla di un fenomeno ormai inarrestabile e preoccupante”, Cronache Ancona e Cronache maceratesi con il titolo “Banche, l’allarme della Cisl: «Un quarto dei marchigiani senza sportello. E nel 2023 in arrivo altre chiusure»” e Picchio News con “«Nel 2023 il 50% dei comuni delle Marche senza sportelli bancari»: Cisl lancia l’allarme”.

La rassegna stampa viene completata dal servizio del telegiornale di èTv Marche titolato: “Allarme First Cisl. “Nel 2023 nelle Marche un comune su due senza sportello bancario”:

“Nel 2023 – si legge sull’Ansa – il 50% dei Comuni delle Marche sarà senza sportelli bancari, un fenomeno inarrestabile e preoccupante, cominciato intorno al 2015 e andato di pari passo con lo sviluppo dell’home banking, ma anche con chiusure e accorpamenti degli istituti bancari del territorio negli ultimi anni e con lo spopolamento delle aree interne”.

Il giornalista de il Resto del Carlino, Piefrancesco Curzi, analizza i dati cislini fornendo le cifre dell’abbandono bancario del territorio. “Nelle Marche – rimarca nel suo articolo – ci sono 59 Comuni senza filiale bancaria o sportello bancomat e altri 56 nei quali ce n’è soltanto uno: da Barbara e Monsano, in provincia di Ancona, a Montecalvo in Foglia (Pesaro-Urbino), Montelupone ed Esanatoglia (Macerata), Venarotta e Massignano (Ascoli), Campofilone e Magliano di Tenna (Fermo), solo per citarne alcuni. Migliaia di cittadini, decine e decine di imprese sprovviste di qualsiasi servizio”.

Sulla scorta dei dati elaborati dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl il giornalista Francesco Romi, sul Corriere Adriatico, fa notare come il processo di revisione degli sportelli bancari sul territorio regionale, potrà, nell’anno in corso, far crescere il numero delle chiusure. Il segretario generale di First Cisl Marche, Mario Raimondi spiega: «Saranno almeno 12, tra filiali e sportelli di Intesa Sanpaolo, e 10 quelli dl Bper destinati a chiudere entro il 2023 (…) L’Impatto delle chiusure sulle comunità locali è e sarà sempre più pesante. Significa per molte persone, in particolare anziane con problemi di mobilità, dover sopportare disagi per accedere ai servizi bancari necessari alla loro vita quotidiana».

«Inoltre – dichiara Mario Raimondi al giornalista Massimo Sbardella del Corriere dell’Economia – le chiusure degli sportelli bancari possono anche avere un impatto economico sulle comunità locali. Senza un’istituzione bancaria fisica presente, le imprese locali avrebbero non pochi problemi ad ottenere finanziamenti o depositare i propri guadagni. Questo potrebbe rallentare la crescita economica e ridurre le opportunità di lavoro nelle aree interne già molto penalizzate».

 

Qui i dati di sintesi e i grafici descrittivi del fenomeno di desertificazione bancaria nelle Marche

Qui i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba