Anche quest’anno l’8 marzo è arrivato, ed è come sempre un’occasione per riflettere: a che punto siamo?
Secondo il Global gender gap report 2022 la parità di genere non gode di buona salute: ci vorranno altri 132 anni per colmare il divario di genere globale (nel 2020 gli anni erano 99,5 mentre nel 2021 erano 135).
Amnesty International mette in guardia documentando “catastrofici attacchi ai diritti delle donne e all’uguaglianza di genere” ed evidenziando che pandemia, crisi e guerre hanno “contribuito a schiacciare i diritti e la dignità di milioni di donne e di ragazze che a livello globale vedono ridursi la protezione e aumentare le minacce”.
Occorre mettere al centro ancora una volta i fondamentali; ce lo ricorda il manifesto che First Cisl ha pubblicato per l’8 marzo 2023.
Libertà, parità, inclusività: tre concetti distinti, tre valori interdipendenti.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti” recita l’articolo 1 della Costituzione italiana. Nasciamo libere sulla carta, quindi, ma per esercitare davvero la nostra libertà bisogna essere viste, accettate e riconosciute nella nostra diversità, e in essa titolari di diritti e pari dignità davanti alle opportunità della vita.
Protezione dalle prevaricazioni e dalle violenze, per tutte le donne, ovunque si trovino, l’obiettivo, il traguardo. Perché se arretrano i diritti delle donne anche in un solo posto del mondo, il mondo è un posto meno sicuro e accogliente.
Inclusione e pari opportunità, per tutte le donne qualunque sia il loro stato soggettivo, anche quando si trovano nella condizione di essere persone con disabilità e di dover quindi superare ancora più ostacoli e pregiudizi per poter raggiungere la meta.
Lunga la strada, tanto l’impegno e l’attenzione necessari; discriminazioni e prevaricazioni sono sempre in agguato perché il traguardo non è un punto fisso, ma muta ed evolve nel tempo.
Occorre vigilare e viverli i diritti, farli esistere attraverso il nostro agire.
First Cisl si impegna su questo fronte, lavorando insieme per le donne e per tutte le persone, l’8 marzo e ogni giorno.
