Mobilitazione in Anpal Servizi, il 9 febbraio “tutti in ufficio”

Le Rsa di Fisac Cgil, First Cisl e Uilca di Anpal Servizi – azienda di 907 dipendenti – che per conto del Ministero del Lavoro collabora con le Regioni per la realizzazione delle politiche attive a favore di persone in cerca di occupazione, nel rafforzamento dei servizi per l’impiego per le fasce particolarmente svantaggiate e nella ricollocazione dei disoccupati che fruiscono del reddito di cittadinanza, della Naspi e di altri sussidi, hanno proclamato per giovedì 9 febbraio 2023 una giornata di mobilitazione.

Le ragioni sono relative allo stallo delle relazioni industriali e legate ad una lunga serie di comportamenti aziendali: la deliberata volontà di non avviare un serio negoziato sul rinnovo della parte normativa del contratto collettivo aziendale, scaduto dal 2011; il mancato accordo sul lavoro agile e l’incapacità di costruire intorno ad esso un nuovo modello organizzativo per obiettivi e senza prevedere compensazioni economiche adeguate; la mancata soluzione ai problemi della sicurezza delle sedi operative.

Ma è il rapporto con la controparte sindacale l’aspetto più problematico: la modalità negoziale è quasi sempre la convocazione delle rappresentanze sindacali al termine del tempo utile, con una sorta di “prendere o lasciare” che lascia ben poco spazio a mediazioni: uno “stile” manageriale improntato a non affrontare i problemi, dilazionare le soluzioni, con la precisa strategia di far rimanere tutto “così come è”.

Lo stesso schema si è riproposto anche in occasione della trattativa sul lavoro agile, ma solo per i dipendenti: infatti lo stile manageriale si è poi dimostrato rapido e performante al momento di siglare un generoso accordo di lavoro agile per i dirigenti (di ben 12/14 giornate contro le 9 proposte ai propri dipendenti).

La trattativa sull’adozione strutturale del lavoro agile non è mai realmente decollata ormai da più di tre anni. L’azienda ha sempre rinviato il momento delle scelte e dell’assunzione delle responsabilità, perennemente in attesa di pareri legali e di indicazioni dall’alto.

Di fronte a questa paralisi e alla generale inazione dei vertici aziendali, i lavoratori di Anpal Servizi hanno scelto di manifestare in un modo che porti alla luce il pressapochismo, la miopia e la generale incapacità aziendale di trovare soluzioni condivise.

L’obiettivo della giornata di mobilitazione è mostrare come i lavoratori non siano più disposti a subire unilateralmente decisioni aziendali che sono materia di confronto con le parti sociali.

La giornata di mobilitazione indetta non prevede uno sciopero – paradossalmente – ma si tratta di un appello a tutti i lavoratori a recarsi in ufficio contemporaneamente. Cosa che rischia di mandare in tilt l’azienda, perlomeno in alcune sedi operative.

Molte sedi, infatti, non hanno la capienza sufficiente per consentire a tutti i dipendenti di poter svolgere contemporaneamente il loro lavoro e, inoltre, non rispettano pienamente le normative strutturali e impiantistiche. Negli ultimi mesi le attività hanno potuto avere luogo solo attraverso una turnazione dei lavoratori nell’ambito di un accordo transitorio sul lavoro agile.

Addirittura, in seguito alla chiusura degli uffici di Pescara e Ascoli Piceno, a causa degli innumerevoli malfunzionamenti denunciati dai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori, l’azienda ha di fatto imposto unilateralmente gli “accordi” individuali di lavoro agile ai propri dipendenti.

La gestione delle sedi e il ricorso improprio allo strumento del lavoro agile servono solo all’azienda per camuffare i problemi legati alla sicurezza sul lavoro, poiché non essendoci le sedi o un’adeguata capienza sono costretti a ricorrere al lavoro agile quale strumento di natura emergenziale. E neanche su questo si sono degnati di arrivare ad un accordo soddisfacente per entrambe le parti: si continua a prorogare l’accordo transitorio. Per evitare tutto ciò, è necessario che l’accordo sul lavoro agile trovi spazio nella cornice che le è propria, cioè il contratto collettivo aziendale.

È necessario un totale cambio di passo: fare sì che l’azienda sia realmente in grado di svolgere con efficacia le sue funzioni, in stretto raccordo con il Ministero del Lavoro, con Anpal e con le Regioni: garantendo ai propri lavoratori la possibilità di svolgere le proprie mansioni con un contratto collettivo rinnovato, in cui il lavoro agile sia propulsore di una nuova modalità organizzativa.

Per queste ragioni il 9 febbraio 2023 i lavoratori di Anpal Servizi saranno tutti contemporaneamente in ufficio.

Roma, 7 febbraio 2023

Le Rsa di Fisac Cgil, First Cisl e Uilca di Anpal Servizi


Il comunicato unitario delle Rappresentanze sindacali aziendali di Fisac Cgil, First Cisl e Uilca in Anpal Servizi