Gruppo Bper, con la chiusura di 140 sportelli abbandona territori e clienti

Il Gruppo Bper ha annunciato la chiusura di ulteriori 140 filiali in tutta Italia con decorrenza 20 maggio 2022. Il tutto a meno di “6 mesi dall’ultima sforbiciata” di 104 filiali e tuttora “in assenza di un nuovo Piano industriale”.

Lo scrivono i Coordinamenti sindacali del Gruppo Bper in un comunicato unitario che evidenzia come dietro parole “dal suono stucchevole: razionalizzazione, efficientamento” si nascondono in realtà parole “che si ha il pudore di pronunciare quasi fossero oscene: chiusure, taglio dei costi, abbandono dei territori”.

L’elenco delle filiali in chiusura e la loro posizione geografica indica “quali sono i territori ‘non attrattivi’: quelli in cui le persone e le aziende avrebbero maggiore bisogno di un sostegno da parte del credito. E dove ogni posto di lavoro perduto è una perdita per l’intero tessuto sociale. Là dove emergono i bisogni, il Gruppo Bper se ne va. Lontano, oltre le attese”.

“Che senso ha diventare sempre più grandi e servire sempre meno i clienti?”, proseguono i sindacati che si chiedono “dove è finita la vocazione di questo Gruppo che continua a sbandierare una facciata ‘sociale’ cui non corrisponde la realtà; perché quando si abbandonano i territori e i clienti fragili, si fa un’operazione che potrà piacere a qualche grande azionista, ma che contraddice quella funzione sociale del risparmio e del credito che dovrebbe essere uno dei driver principali del Gruppo Bper”.

In conclusione, i sindacati riferiscono di aver “chiesto all’azienda un incontro urgente per individuare soluzioni, anche di carattere eccezionale, funzionali alla gestione delle situazioni di pendolarismo e missione colpite dall’attuale, imprevista, impennata dei prezzi del carburante”.

 

Il comunicato unitario dei Coordinamenti sindacali del Gruppo Bper di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin