Congresso First Cisl Calabria, Giovanni Gattuso confermato segretario generale, con lui Caracciolo e Sculco

Il 31 gennaio si è svolto a Lamezia Terme il 2° Congresso Regionale di First Calabria per il rinnovo del consiglio direttivo, della segreteria e degli altri organismi.

Giovanni Gattuso (Ader, Reggio Calabria) è stato confermato all’unanimità segretario responsabile di First Cisl Calabria. Ad affiancarlo saranno Oscar Caracciolo (Intesa Sanpaolo, Cosenza), già componente della segreteria territoriale di Cosenza, e Vicenza Sculco (Bper Banca, Comprensorio Magna Graecia), già segretaria responsabile del Comprensorio Magna Graecia.

Oltre ai tanti delegati provenienti da tutta la regione, hanno partecipato ai lavori Alessandro Delfino, componente della segreteria nazionale First Cisl, e Tonino Russo, segretario responsabile Usr Cisl Calabria. Era inoltre presente, in qualità di delegato, Emilio Verrengia, segretario responsabile della Sas di Gruppo di Bper Banca.

«In questi anni abbiamo messo in campo una grande “resilienza” che ci ha consentito di superare positivamente i vari problemi sorti nei nostri territori», ha detto Giovanni Gattuso nella sua relazione iniziale con la quale ha tratteggiato anzitutto la situazione politico-sindacale della nostra regione. «La società calabrese oggi rischia di essere sempre più sfilacciata anche per colpa dell’incoscienza della nostra classe politica, spesso incapace di affrontare seriamente le problematiche economiche e sociali della nostra terra. In questo contesto – ha proseguito Gattuso – il sindacato è un punto di riferimento insostituibile per ricucire la nostra società.»

Gattuso ha poi descritto la drammaticità di uno dei temi più importanti per il nostro settore in Calabria che è la “desertificazione bancaria”, evidenziando come aumentano i paesi che non possono più contare su uno sportello bancario. «Resta in molti casi il presidio delle Bcc che insieme agli uffici postali mantengono ancora una sede nelle aree più periferiche e rurali, ma c’è sempre il rischio che le dinamiche che oggi interessano le grandi banche possano estendersi anche al credito cooperativo.»

Ripercorrendo anche le diverse vicende che hanno caratterizzato la vita della nostra organizzazione negli ultimi cinque anni, Gattuso ha espresso un forte ringraziamento soprattutto nei confronti di alcuni dirigenti più “anziani”, come Rocco Iannò e Tommaso Perri, che hanno saputo far crescere una nuova classe dirigente sindacale in Calabria, capace di assumersi le diverse responsabilità di un grande sindacato confederale come First Cisl.

Il segretario confederale Tonino Russo nel suo intervento ha indicato la priorità per la nostra regione nella capacità di spendere bene le importanti risorse del Pnrr. «La Calabria è purtroppo da sempre terra di conquista, e lo è anche nel settore bancario. Le fusioni e gli accorpamenti sono all’origine dei fenomeni di desertificazione bancaria che purtroppo hanno nei territori più periferici le vittime principali. In questi anni abbiamo fatto importanti battaglie per evitare la perdita di postazioni lavorative previste da piani industriali delle varie banche. In questo senso è giusto evidenziare con orgoglio il ruolo da protagonista che ha il sindacato confederale rispetto ad un sindacato autonomo sempre più ai margini della discussione politica nazionale e regionale.»

Russo ha poi parlato delle sfide politiche e organizzative che attendono in futuro i dirigenti Cisl: «Il cambiamento richiesto non è solo di tipo anagrafico, ma proprio come modalità di pensiero, e per realizzare questo è determinante la formazione sindacale.» In conclusione ha dichiarato che subito dopo il prossimo congresso regionale si aprirà a partire dalla conferenza organizzativa un ragionamento per la regionalizzazione che abbia come obiettivo presidiare sempre e meglio i territori.

Nella sua relazione il segretario nazionale First Cisl, Alessandro Delfino, ha anzitutto esposto i dati drammatici sulla situazione della desertificazione bancaria in Calabria, chiarendo come questa sia la conseguenza diretta anzitutto dei processi di concentrazione che stanno interessando le grandi banche italiane, ma anche delle politiche gestionali delle aziende che trascurano sempre di più la gestione del credito, soprattutto alle piccole e medie imprese, in favore dei profitti immediati ottenuti dalla vendita di prodotti finanziari e assicurativi. «La vicenda Bnl è paradigmatica di quanto sta accadendo nel settore. Nonostante sia una banca sana e redditizia, decide di puntare solo alla vendita di prodotti finanziari in boutique targettizzate solo su clientela medio-alta, abbandonando i territori, chiudendo 135 filiali, esternalizzando back office e oltre 800 dipendenti, indipendentemente da qualsiasi possibilità di trattare con il sindacato. Una situazione che ha già determinato due giornate di sciopero nazionale.»

Delfino ha poi spiegato come questo indirizzarsi sempre di più verso la vendita di prodotti finanziari, a scapito del credito, stia facendo venire meno progressivamente il ruolo sociale costituzionale delle banche i cui dipendenti rientrano fra le categorie di lavoratori maggiormente stressate, come testimoniate dal crescente utilizzo di psicofarmaci. «Purtroppo l’Italia è fra gli ultimi paesi per educazione finanziaria, e questo rende i risparmiatori italiani maggiormente preda di prodotti non adatti alle proprie esigenze. Questo si traduce in importanti e crescenti pressioni per la vendita di prodotti a clienti non adatti, pur di ottenere dei risultati di redditività immediati.»

All’analisi drammatica della situazione del nostro settore, però Alessandro Delfino ha voluto far seguire la descrizione delle proposte di First Cisl che saranno messe a tema nel prossimo Congresso nazionale del 11-14 aprile a Roma, fra tutte la revisione dell’accordo sulle pressioni commerciali che, pur essendo all’avanguardia nel settore, oggi incontra delle difficoltà pratiche nella sua applicazione. «Sul tema dell’educazione finanziaria, anche tramite First Social Life – ha spiegato Delfino – stiamo tenendo dei corsi nelle scuole per instillare nei ragazzi le prime conoscenze e soprattutto il valore del risparmio e della sua destinazione all’economia del Paese. Allo stesso modo l’attuazione di una consulenza finanziaria che sia indipendente dalle società che realizzano ed emettono i prodotti finanziari, e quindi che spingono sulla loro vendita, realizzata da consulenti però dipendenti dalle banche.»

Il nuovo direttivo, infine, ha provveduto anche all’elezione dei nuovi referenti regionali: Luigi Ielasi (alte professionalità e dirigenti); Paolo Gallo (credito cooperativo); Stefania Salerno (donne e politiche di parità e di genere); Tommaso Perri (esodati).