Dal 1° gennaio 2022 le famiglie possono chiedere l’assegno unico per ottenere un supporto economico mensile a partire dal 1° marzo.
Assegno unico 2022: che cos’è
Come si legge nel sito del patronato Inas Cisl, l’assegno è un beneficio economico riconosciuto ai nuclei familiari in cui sono presenti figli a carico entro determinati limiti di età, sulla base della situazione economica del nucleo fotografata dall’Isee in corso di validità.
Chi ha diritto all’assegno unico
Chi richiede l’assegno unico – il genitore o chi esercita la responsabilità genitoriale – al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, deve essere:
- cittadino italiano o di uno Stato Ue, o un suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno per lungo periodo o titolare di permesso di lavoro per svolgere attività di lavoro per un periodo superiore a 6 mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a 6 mesi;
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- residente e domiciliato in Italia;
- residente in Italia da almeno 2 anni oppure titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno pari a 6 mesi.
Assegno unico: gli importi
L’assegno è riconosciuto mensilmente, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo per ogni figlio a carico:
- minorenne, già a partire dal 7° mese di gravidanza;
- maggiorenne, fino al compimento del 21° anno di età, nel caso frequenti un corso di formazione, anche universitario o sia disoccupato o svolga un periodo di tirocinio o svolga il servizio civile universale;
- con disabilità, senza limiti di età.
L’importo dell’assegno unico:
- 175 euro per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro. Se l’Isee è più alto, l’assegno si riduce progressivamente fino a 50 euro;
- 85 euro per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro e con riduzione graduale con un Isee superiore, fino a 25 euro.
Assegno unico: le maggiorazioni
Sono previste maggiorazioni per:
- ciascun figlio successivo al secondo;
- figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (anche se di età superiore ai 21 anni);
- mamme con meno di 21 anni di età;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 euro (fino al 2024).
Assegno unico: come fare domanda
Per ottenere l’assegno unico è possibile rivolgersi al proprio delegato sindacale o affidarsi alla sede Inas Cisl più vicina, prenotando l’appuntamento sul sito o al numero verde gratuito 800 249 307.
La richiesta sarà valida per il periodo compreso tra il mese di marzo 2022 e febbraio 2023. L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Chi ha il reddito di cittadinanza non dovrà fare domanda, perché l’assegno unico a cui si ha diritto in questo caso viene pagato automaticamente dall’Inps.
È necessario essere in possesso dell’Isee 2022, che si può richiedere gratuitamente rivolgendosi al Caf Cisl più vicino, prenotando l’appuntamento sul sito o al numero verde gratuito 800 800 730.
È possibile presentare domanda di assegno anche se non si è in possesso di Isee o se si ritiene che il suo valore superi i 40.000 euro. In tal caso verrà riconosciuto l’importo minimo previsto. Integrando la domanda di assegno con l’attestazione Isee entro il 30 giugno 2022 si ha diritto agli eventuali arretrati.
È inoltre possibile calcolare l’assegno unico con il simulatore dell’Inps.
Il volantino della Cisl: