Sciopero massiccio in Bnl. Colombani, se atteggiamento azienda rimane arrogante nostra mobilitazione proseguirà

I dipendenti di Bnl hanno risposto in maniera compatta alla giornata di protesta del 27 dicembre. Le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin hanno dato notizia di una massiccia adesione allo sciopero. Il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani è stato netto nell’affermare «che non ci fermeremo perché è inaccettabile che una banca che già guadagna più delle altre voglia guadagnare ancora di più e che, per raggiungere questo obiettivo, sia pronta a far uscire ben 836 lavoratori senza alcuna vera ed efficace tutela occupazionale».

La forte presa di posizione del leader dei bancari della Cisl sul progetto di riorganizzazione di Bnl Bnp Paribas, è stata rilanciata dalle agenzie di stampa. “Bnl: Colombani (First Cisl), proseguiremo la mobilitazione” è il titolo di Ansa al quale fa eco quello di AdnKronos “Bnl: Colombani (First Cisl), inaccettabile comportamento, non ci fermeremo”. Agi completa la rassegna scrivendo “Bnl: First Cisl, no arroganza o andremo avanti con protesta”.

I vari lanci danno ampio spazio alla posizione della federazione dei bancari della Cisl espressa dal suo segretario generale Riccardo Colombani, che ha spiegato come Bnl Bnp Paribas abbia «proposto di introdurre deroghe alla legge che sono inaccettabili. Le abbiamo respinte e continueremo a farlo. Hanno cercato di boicottare lo sciopero con ogni mezzo. Oggi siamo qui e continueremo nella mobilitazione se l’ad Goitini e l’azionista francese proseguiranno con questo atteggiamento arrogante».

Nel chiudere il suo ragionamento Riccardo Colombani va oltre. «Chiediamo al Mef e a tutte le forze politiche di interessarsi a Bnl, andando oltre il dogma dell’autonomia d’impresa. Bnl vuole trasformarsi da banca tradizionale, da banca dei territori a boutique finanziaria. Per questo vuole chiudere 135 filiali su 705 e aprire uffici di consulenza affidati a mille bankers incaricati di gestire la clientela più facoltosa. Il Paese ha bisogno di una banca che continui a fare credito a famiglie e ad imprese, che eroghi servizi a tutti e non solo a pochi grandi clienti».

A rendere l’idea della forte contrapposizione fra Bnl, Bnp Paribas e i sindacati è il passaggio del comunicato unitario nel quale Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin all’unisono avvertono: «La lotta non si ferma, il Sindacato non arretra di un passo, siamo compatti al fianco dei lavoratori che, stufi di essere vessati da un’azienda con ben pochi scrupoli, hanno aderito pressoché totalmente allo sciopero. La banca ci ripensi e fermi questo piano scellerato che creerà problemi non solo ai lavoratori ma anche allo stesso Istituto».