La stampa online sullo sciopero in Bnl. Colombani, stop all’arroganza o la protesta non si fermerà

Massiccia adesione, presidi in varie città d’Italia, unità sindacale, forte rivendicazione del lavoro. È questa la sintesi della giornata di sciopero in Bnl Bnp Paribas che ha registrato un’alta adesione e alla quale varie testate giornalistiche hanno dato ampio spazio.

Sulla serrata in Banca Nazionale del Lavoro ha così titolato l’edizione on-line del Corriere della Sera “Bnl, sindacati «Massiccia adesione allo sciopero». A rischio 900 lavoratori”.  Stessa impostazione per Yahoo! Finanza che scrive “Bnl, massiccia adesione a primo sciopero dopo anni 90”. Firstonline riporta la posizione di First Cisl rilanciando le considerazioni del suo segretario generale Riccardo Colombani titolate: “Sciopero Bnl, Colombani (Cisl): «Basta arroganza o avanti con la protesta»”. Nel suo articolo, titolato “Gruppo Bnl Bnp Paribas vuole esternalizzare 900 dipendenti e chiudere 135 agenzie. È sciopero”, il quotidiano ilDesk.it richiama il tema dei presidi attuati dai bancari dell’istituto italo-francese.

MeridianaNotizie.it ha raccolto attraverso dei video le dichiarazioni del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani e di Claudio Stroppa (First Cisl Roma e Rieti), Caterina Scavuzzo (First Cisl Lazio) e Giovanni Pacicco (coordinamento First Cisl Bnl) le cui interviste completano l’articolo dal titolo “Sciopero Bnl a Roma, l’intervento della First Cisl”. (qui i video).

Testate come Firstonline evidenziano nell’attacco dell’articolo che dagli anni 90 in Bnl Bnp Paribas non si registravano momenti di così forte contrapposizione che hanno dato origine allo sciopero del 27 dicembre. L’atteggiamento dell’azienda non è stato per nulla conciliante così il segretario generale di First Cisl ha ammonito: «Diciamo a Bnl e a Bnp Paribas che non ci fermeremo perché è inaccettabile che una banca che già guadagna più delle altre voglia guadagnare ancora di più e che, per raggiungere questo obiettivo, sia pronta a far uscire ben 836 lavoratori senza alcuna vera ed efficace tutela occupazionale».

«Hanno proposto di introdurre deroghe alla legge che sono inaccettabili. Le abbiamo respinte e continueremo a farlo – ha proseguito Colombani sul quotidiano on-line ilDesk – Hanno cercato di boicottare lo sciopero con ogni mezzo. Oggi siamo qui e continueremo nella mobilitazione se l’Ad Goitini e l’azionista francese proseguiranno con questo atteggiamento arrogante».

Il leader dei bancari della Cisl non si affida solo alla protesta ma rilancia le sue proposte sollecitando le istituzioni. «Chiediamo al Mef e a tutte le forze politiche di interessarsi a Bnl, andando oltre il dogma dell’autonomia d’impresa. Bnl vuole trasformarsi da banca tradizionale, da banca dei territori a boutique finanziaria. Per questo vuole chiudere 135 filiali su 705 e aprire uffici di consulenza affidati a mille bankers incaricati di gestire la clientela più facoltosa. Il Paese – ha concluso Colombani – ha bisogno di una banca che continui a fare credito a famiglie e ad imprese, che eroghi servizi a tutti e non solo a pochi grandi clienti».