First Cisl Romagna, Stefano Manzi confermato segretario, elette anche Roberta Scarpellini e Valentina Brandi

Nel segno della continuità il Congresso territoriale di First Cisl Romagna svoltosi a Riccione il 30 novembre 2021. Nel ruolo di segretario generale è stato confermato Stefano Manzi, che sarà affiancato da Roberta Scarpellini e da Valentina Brandi nella segreteria territoriale.

L’Assemblea dei dirigenti del sindacato dei bancari della Cisl ha proceduto a rinnovare anche il Direttivo registrando un’alta partecipazione. Tra i temi di forte impatto quello della desertificazione bancaria rilanciata da varie testate giornalistiche.

“Diminuiscono gli sportelli bancari nel Ravennate, Cisl: «Nell’arco di 12 anni sono 98 in meno»” ha titolato RavennaToday. Per Risveglio duemila “L’allarme di Cisl Romagna: «Prosegue la desertificazione degli sportelli bancari». A Ravenna 98 in meno”. Sulla stessa linea la Cronaca di Ravenna “Sportelli bancari spariti, la situazione in Romagna. Studio della Cisl”. Non tanto dissimile l’impostazione di RiminiToday “Desertificazione degli sportelli bancari: nel riminese 7 comuni senza istituti di credito”, ForlìToday e CesenaToday “Anche Cesena e Forlì soffrono la “desertificazione” bancaria, due comuni in provincia senza sportelli”.

«Il 2008 è stato l’anno in cui in tutta Italia, si è registrato il numero più alto di sportelli bancari con 5922 comuni serviti e 34 mila sportelli» ha sottolineato nella sua relazione Stefano Manzi. «Nel periodo 2008–2020 si è registrato un calo complessivo di 10.658 sportelli bancari con ulteriori 1.717.369 abitanti che sono rimasti sprovvisti di sportello nel comune di residenza. Il numero di comuni “debancarizzati” – ha sottolineato ancora Manzi – è stato di ulteriori 820 comuni, ma è chiaro che non vengono conteggiate le frazioni e i piccoli nuclei che sono comunque rimasti privi di servizio».

ForlìToday scrive che in Emilia Romagna lo studio di First Cisl ha rilevato “un andamento evidente del fenomeno della “desertificazione” degli sportelli bancari. Dai 3.603 sportelli del 31 dicembre 2008 si è scesi a 2.369 del 2020, con un calo del 34,25%, contro il – 31,22% della media nazionale. In regione sono stati chiusi 1.234 sportelli. I comuni serviti da almeno una banca in Emilia-Romagna hanno avuto contrazione molto meno accentuata rispetto alla media nazionale, dai 330 del 31 dicembre 2008 si è calati a 317 del 31 dicembre 2020, registrando una diminuzione di 13 comuni, pari al 3,94%, rispetto al – 13,85% della media nazionale”.

Roberta Scarpellini, Stefano Manzi, Valentina Brandi

L’analisi ha fornito i dati puntuali delle province emiliano-romagnole. «La riduzione dei servizi bancari – ha detto a RavennaToday il segretario generale First Cisl Romagna Stefano Manzi – crea numerosi problemi alle fasce sociali più deboli, soprattutto alla clientela più anziana che è meno abituata ad utilizzare servizi on-line e necessitano quindi di assistenza e consulenza. Le banche hanno proceduto negli anni ad una chiusura massiccia anche di filiali che producono reddito, con la conseguente perdita di posti di lavoro, il tutto per perseguire ossessivamente la riduzione dei costi».

Al Congresso territoriale First Cisl Romagna ha partecipato la segretaria nazionale Sabrina Brezzo che a Risveglio duemila ha dichiarato: «Il ruolo del sistema bancario si è rivelato centrale nel momento più difficile della pandemia a sostegno delle imprese, grazie all’erogazione di oltre 209 miliardi attraverso il fondo di garanzia Pmi gestito da Mediocredito Centrale. È quindi quanto mai necessaria la difesa del sistema bancario e finanziario dalle spinte che lo vorrebbero unicamente concentrato solo su grandi gruppi a capitale privato e completamente autonomo dal pubblico interesse e dall’economia reale. Abbiamo bisogno di un ulteriore cambio di passo: il piano di ripresa e resilienza avrà certamente bisogno di un sistema finanziario che accompagni i progetti ma anche di un indirizzo strategico forte da parte del sistema pubblico per rendere questa incredibile occasione di rilancio del Paese una nuova stagione di crescita inclusiva e di distribuzione più equa delle ricchezze e delle possibilità, con pari opportunità di accesso all’istruzione, al lavoro e ai servizi».

 

Lo studio “Desertificazione degli sportelli bancari in Romagna”