Su Corsera analisi First Cisl conti big 5. Colombani, crescita banche sia a sostegno economia, inutili nuovi tagli

I conti delle principali cinque banche italiane sono positivi. Al terzo trimestre i bilanci di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps e Bper evidenziano una crescita costante. A certificarlo il report analitico dell’Ufficio studi di First Cisl che evidenzia + 11,3% di commissioni nette le quali portano i ricavi operativi a + 4,7%.

La redazione economica del Corriere della Sera riprende varie parti dello studio curato dalla federazione dei bancari e degli assicurativi della Cisl titolando così il servizio: “Banche, come fanno i soldi? Con meno sportelli e dipendenti ma più ricavi da commissione”.

Il giornalista Fabrizio Massaro, autore dell’articolo, evidenzia che “le banche sono tornate a macinare utili grazie alle commissioni applicate alla clientela. La ripresa delle attività, in particolare nel terzo trimestre dell’anno – e più in generale nei nove mesi delle 2021 – hanno visto a livello di sistema bancario una forte spinta alla produttività degli istituti”.

“Il balzo delle commissioni nette – si legge sul Corriere della Sera – è avvenuto nonostante il ridimensionamento della presenza territoriale e dell’occupazione” che per First Cisl «chiaramente non facilita le relazioni con la clientela». “La riduzione delle filiali e dei dipendenti – scrive Fabrizio Massaro –  è stata rispettivamente dell’8,3% e del 4,3%. In sostanza sono stati chiusi in un anno 1.189 filiali mentre il calo dei dipendenti bancari è stato di quasi 11 mila unità. Oggi i primi cinque gruppi occupano 246 mila persone. Di conseguenza il valore del margine primario pro capite (cioè prodotto dal singolo bancario) sale del 6,8% e il risultato di gestione pro capite aumenta ancora di più ed è pari al 15,9%”.

“L’effetto è diretto sul rapporto costi/ricavi, uno dei principali parametri per misurare l’efficienza di una banca. Il cost/income ratio scende al 54,1% dal 56,7% registrato nei primi nove mesi dello scorso anno”, riporta ancora il Corriere: «È un dato di assoluto rilievo nel panorama europeo», commenta l’ufficio studi di First Cisl.

“Da dove arriva la spinta alle commissioni?” si chiede il quotidiano milanese. “Dalla grande disponibilità di ricchezza che gli italiani non spendono né utilizzano per iniziative imprenditoriali e che viene quindi indirizzata verso il risparmio gestito. La raccolta indiretta cresce dell’11,4%, con un aumento del risparmio gestito del 9,9%, «che – per First Cisl – ha contribuito decisamente al balzo delle commissioni» a fronte di “finanziamenti alla clientela ridotti invece dell’1,2% «presumibilmente a causa delle scorte di liquidità predisposte dalle imprese nel 2020 per effetto anche dei finanziamenti garantiti»” fa notare l’ufficio studi cislino.

Nel chiudere il suo articolo, il giornalista Fabrizio Massaro riporta le considerazioni del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, per il quale le banche, numeri alla mano, sono in grado di «sostenere un aumento dei finanziamenti alle imprese a supporto della ripresa degli investimenti privati e per finanziare i crescenti fabbisogni delle aziende coinvolte nella realizzazione degli investimenti pubblici del Pnrr. Nuovi tagli alle reti delle banche sui territori vanno invece in senso contrario a questo obiettivo, riducendo la capacità di cogliere i frutti di un quadro economico decisamente favorevole e la possibilità per il sistema bancario di contribuire a realizzare gli stessi obiettivi del Pnrr, tra cui il rilancio delle economie locali più in difficoltà, specie quelle del Mezzogiorno. È indispensabile inoltre che gli obiettivi di ulteriori aumenti delle commissioni, per le ripercussioni sui lavoratori bancari, già sottoposti a pesanti pressioni commerciali, e sul rapporto con la clientela, si realizzino in un quadro di sostenibilità, mostrando coerenza con i criteri Esg. Peraltro – conclude Colombani – la probabile ripresa dei tassi promette di aumentare il margine d’interesse e di portare ulteriori utili nelle casse delle banche».

 

Qui il comunicato con le tabelle esplicative

Qui tutte le ricerche e le analisi dell’Ufficio studi First Cisl