Tavola rotonda di Roma. Colombani, con il questionario unico Mifid si persegue il miglior interesse del cliente

“Banche fate educazione finanziaria” lo scrive Avvenire occupandosi della tavola rotonda, organizzata il 20 ottobre a Roma, dalla Fondazione Fiba, in collaborazione con First Cisl, dal titolo “Educazione finanziaria e responsabilità sociale d’impresa – La tutela dei risparmiatori”.

Sul quotidiano romano il segretario di First Cisl, Riccardo Colombani, sottolinea che «l’educazione finanziaria deve divenire una delle manifestazioni più rilevanti della responsabilità sociale delle banche. First Cisl ha sempre creduto che le attività di formazione e informazione rivestano grande importanza» come dimostrano le iniziative portate avanti in questi anni con First Social Life e First Cisl dei Laghi. «Ora è arrivato il momento di intervenire sulla relazione tra clientela e intermediari finanziari».

Il ragionamento del leader dei bancari della Cisl prosegue su Economy Magazine. «I dati forniti dall’Arbitro per le controversie finanziarie mostrano che il numero dei ricorsi è doppio rispetto alle stime elaborate all’avvio della sua operatività. Anche nel settore assicurativo le indicazioni dell’Ivass vengono disattese. È il caso delle polizze unit linked, cresciute nel 2020 del 9,6% per uno stock complessivo di 196 miliardi di euro, nonostante l’avvertimento dell’authority sui loro costi eccessivi. Siamo quindi ancora distanti dall’imparzialità nel consigliare i clienti che la dichiarazione dell’Ocse sull’educazione finanziaria prescrive agli intermediari».

«La Mifid II vincola le banche a perseguire il miglior interesse del cliente, ma la spinta a vendere solo determinati prodotti finanziari vanifica questo principio. Per cambiare rotta è necessario intervenire in profondità sulle regole in materia di tutela del risparmio con l’introduzione del questionario unico Mifid, la validazione da parte della Consob del profilo di rischio dei prodotti finanziari commercializzati, lo stop alle campagne prodotto. Al tempo stesso è necessario sviluppare un nuovo modello di consulenza, aperto ad un maggior numero di prodotti finanziari e non viziato dagli incentivi tra le banche e le fabbriche prodotto: un obiettivo – ha proseguito Riccardo Colombani su Economy Magazine – nell’interesse tanto dei risparmiatori, che vedrebbero ampliarsi il ventaglio dell’offerta, che dei lavoratori, sottoposti a sistematiche e pesanti pressioni commerciali e ingiustamente bersaglio della rabbia dei clienti. In tutti i casi di risparmio tradito registrati fino ad oggi la colpa, infatti, è da attribuire agli amministratori».

All’iniziativa curata dalla Fondazione Fiba, in collaborazione con First Cisl e inserita nel calendario degli eventi pubblicato sul sito governativo quellocheconta.gov.it, ha partecipato l’economista Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, la quale proprio su questo argomento ha detto che «si deve fare di più, non continuare a piccoli passi. Occorre un balzo in avanti – riporta AdnKronos – Serve introdurre l’educazione finanziaria nella scuole, deve diventare obbligatoria». In questo modo «raggiungiamo tutti, dagli studenti del nord a quelli del sud, dalle scuole di periferia a quelle della grandi città. Non solo per dare un accesso equo a tutti, ma anche perché partendo dalla scuola si possono raggiungere anche gli adulti».

Intanto Milano Finanza ha rilanciato le sollecitazioni della Commissione Finanze della Camera per creare il mercato unico dei capitali Ue. “L’esortazione – si legge sul quotidiano – è uno dei punti delle conclusioni dell’indagine conoscitiva per comprendere come gli strumenti finanziari più avanzati e il mercato dei capitali possano oggi offrire ulteriori prospettive concrete per la crescita economica. I lavori hanno avuto tra i focus quello del risparmio privato, con l’intento di trovare sempre più canali per fare in modo che vada a sostegno dell’economia reale”.

Nel chiudere l’articolo anche Milano Finanza ha dato spazio alle proposte lanciate da Riccardo Colombani nella tavola rotonda di Roma: per il segretario generale di First Cisl bisogna «intervenire sul rapporto tra clienti e intermediari finanziari. Gli interventi vanno dall’introduzione del questionario unico Mifid, alla validazione da parte della Consob del profilo di rischio dei prodotti finanziari commercializzati, fino allo stop alle campagne prodotto».

Il video integrale della tavola rotonda: