Sciopero Mps, Colombani: assenza d’informazione su futuro banca aumenta incertezza e tensione. Governo chiarisca

Un’operazione dai contorni incerti che vede i sindacati non coinvolti dal governo, socio di maggioranza di Mps. Il giornalista di Retesole, Alessandro Basile, firma il servizio televisivo dando la parola al segretario di First Cisl, Riccardo Colombani.

L’intervento di First Cisl nel servizio di Retesole:

La principale motivazione della giornata di protesta, che ha interessato tutti gli sportelli della Banca del Monte dei Paschi di Siena, completata dai presidi nelle città di Siena, Milano, Roma e Bari, è scaturita «dalla mancanza d’informazione – dice il leader dei bancari della Cisl – che sarebbe dovuta. Un’informazione avanzata «dai segretari generali di categoria al Ministero dell’Economia e delle Finanze che è andata disattesa».

Riccardo Colombani si sofferma sulla particolarità della vicenda: «Le lavoratrici e i lavoratori apprendono le notizie (sulla ventilata fusione di Unicredit e Mps, ndr) attraverso la stampa o leggendo i comunicati. Non è una situazione accettabile. Questo stato d’incertezza aumenta la tensione che può essere controproducente per l’operazione stessa».

Nel caso in cui l’iniziativa andasse in porto, il segretario generale di First Cisl torna ad avanzare al governo la richiesta di «tutele in ordine alle uscite delle lavoratrici e dei lavoratori, che dovranno essere volontarie e che dovranno riguardare sia i dipendenti di Mps che quelli di Unicredit, del Mediocredito Centrale, del Gruppo Banca Popolare di Bari, della Cassa di Risparmio di Orvieto e di tutte le società coinvolte nell’operazione».

La posizione di First Cisl viene completata dal segretario dell’organo di coordinamento in Mps, Fabio Brunamonti, e da Marco Carillo dell’esecutivo First Cisl Lazio, intervistati dal giornalista Alessandro Basile.