Riscossione. Sindacati in Ader denunciano perdurante silenzio del Mef. Il 3 maggio nuovo presidio al ministero

Le mancate risposte del Ministero dell’economia e delle finanze alla problematica sollevata dai sindacati del settore riscossione e tributi sfocerà il 3 maggio in una manifestazione di protesta. Lo riporta il sito di First Cisl Agenzia delle entrate-Riscossione, che rilancia un comunicato stampa delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

“La Legge di bilancio 2023 – evidenzia la nota unitaria – ha previsto il trasferimento delle attività informatiche Ict di Agenzia delle entrate-Riscossione a Sogei Spa, attraverso la cessione del ramo di azienda, prevedendo inoltre che le modalità applicative siano individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze”.

“Le Segreterie nazionali del settore della riscossione, al fine di garantire i diritti economici, giuridici e previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori che saranno coinvolti dalla cessione, hanno inviato all’inizio del mese di marzo formale richiesta di incontro urgente al Ministro Giancarlo Giorgetti, richiesta che ad oggi non ha avuto alcun riscontro!”.

“A fronte di questo grave silenzio, le scriventi hanno organizzato un presidio che si terrà a Roma nella mattinata del prossimo 3 maggio davanti alla sede del Ministero dell’economia e delle finanze, con l’obiettivo di ottenere l’apertura di un dialogo che possa sanare i contenuti fortemente penalizzanti della Legge di bilancio”.

Le Segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin rimarcano che “questa è la prima di una serie di iniziative di protesta che verranno messe in campo qualora non arrivino chiari segnali della volontà politica di riconoscere le legittime aspettative delle lavoratrici e lavoratori”.

 

Qui il comunicato unitario delle Segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin