Report First Cisl su prime cinque banche italiane approda sulla stampa, conti ok malgrado la pandemia

Pandemia, banche e conti. First Cisl passa in rassegna le semestrali delle prime 5 banche italiane certificando la qualità dei bilanci. La stampa ha ripreso e rilanciato i contenuti dell’analisi dell’Ufficio studi del sindacato dei bancari della Cisl.

“Banche: studio First Cisl, conti in salute, Mps meglio di attese”, titola Ansa. Per Adnkronos “Banche: First Cisl, conti in salute nonostante la pandemia”. Agi richiama nel suo titolo i possibili rischi derivanti dal risiko bancario titolando “Banche: First Cisl, con nuova concentrazione rischio squilibri”.

Sulla carta stampata Avvenire scrive “Utili da 6 miliardi per le grandi banche”. Nella sua versione on-line La Gazzetta del Mezzogiorno titola “Banche: bene conti compresa Mps, ma nuova inchiesta a Milano”. Stessa titolazione per Tiscali News e il Corriere dello Sport. Diversa l’impostazione di Firstonline.it che scrive: “Banche, non solo tagli e dividendi: la Cisl incalza”.  Per Business 24 “First, conti in salute per le banche italiane”. Completa la rassegna Economy Magazine titolando “Banche, conti ok nonostante il Covid. Mps supera lo stress test 21 base”.

Tutte le testate riportate evidenziano come le cinque principali banche italiane abbiano retto «l’urto della pandemia» registrando «risultati decisamene migliori delle attese nei primi sei mesi dell’anno».

L’Ufficio studi di First Cisl ha analizzato i bilanci di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm e Bper evidenziando che «rispetto a un anno fa aumentano i proventi operativi (+ 5,5%), trainati dall’incremento record delle commissioni nette (+ 12%) e dagli altri ricavi, principalmente originati dalla gestione delle attività finanziarie. Il margine primario per dipendente cresce del 6,5%, mentre le commissioni nette per dipendente salgono del 16,8%. Si dimezzano inoltre le rettifiche nette sui crediti (da 5,6 a 2,7 miliardi), con una riduzione dei crediti deteriorati netti da 29,9 miliardi di inizio anno a 28,4 e un Npl ratio netto al 2,4%. Non si arresta la tendenza alla contrazione del numero degli occupati (- 4%) e delle filiali (- 7,4%). Scende di oltre 3 punti percentuali il cost/income (53,5%), su livelli nettamente inferiori al valore medio delle principali banche europee. Si conferma quindi l’insostenibilità̀ di ulteriori tagli visto anche il livello di produttività raggiunto».

Sugli organi di stampa si legge ancora come «in questo quadro di miglioramenti uniformi va sottolineata la performance del gruppo Mps, che denota una chiara capacità di sviluppo dei ricavi (+ 7,7%), dovuta anche all’aumento delle commissioni nette (+ 8,7%), che rappresentano il 56,3% del margine primario, il valore percentuale più elevato tra le cinque maggiori banche. Risultano positive le prospettive del margine di interesse grazie alla riduzione del costo della raccolta. Su questo fronte l’inversione di tendenza potrà realizzarsi quando la banca potrà sviluppare gli impieghi. I crediti alla clientela di Mps per dipendente risultano infatti pari a 3,8 milioni mentre il dato medio delle Big 5 è pari a 4,7 milioni».

Il report di First Cisl mette inoltre in evidenza come «l’andamento dei ricavi appare significativamente migliore di quello previsto dagli stress test nello scenario base per il 2021. Il semestre si chiude infatti con 202 milioni di utile contro i 28 stimati dall’Eba per l’intero anno. L’abbattimento di 2/3 delle rettifiche è dovuto alla qualità del credito, che diviene un punto di forza della banca anche in vista delle prossime trimestrali. Alla base di questi risultati c’è lo straordinario impegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Mps, che hanno saputo fronteggiare le avversità del piano di ristrutturazione focalizzato su un taglio dei costi cosi pesante da ostacolare gli obiettivi di ricavo».

Guardando al futuro il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, indica che «dai bilanci dei primi cinque gruppi italiani arrivano segnali che rappresentano lo specchio della ripresa in atto. Questa tendenza potrà rafforzarsi grazie al forte recupero del Pil e soprattutto all’avvio del massiccio programma di investimenti del Pnrr. Anche i dati sulla qualità del credito sono confortanti, con la gestione delle moratorie che non ha provocato significativi impatti sui deteriorati. È probabile che il contenimento delle svalutazioni dei crediti prosegua anche nei prossimi mesi».

«Le banche devono assumersi la responsabilità del loro ruolo nei confronti del Paese e non lasciarsi guidare solo dalla politica dei dividendi. La strada non è quella del taglio dei costi attraverso la riduzione di personale, chiusura di filiali, esternalizzazione di attività e accentramenti di funzioni e competenze, minori flussi di credito per le piccole imprese. Questi purtroppo sono stati gli effetti prodotti dai processi di concentrazione che rischiano di propagarsi ulteriormente, creando – conclude il leader dei bancari della Cisl il segretario generale di First Cisl – condizioni insanabili di squilibrio territoriale nel Paese, proprio l’opposto di ciò che va realizzato con il Pnrr».

 

Qui il comunicato con le tabelle esplicative

Qui tutte le ricerche e le analisi dell’Ufficio studi First Cisl