Riccardo Colombani ospite di Radio inBlu, riduzione sportelli bancari, disagi per i clienti e limiti per le aziende

L’audio dell’intervento del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, a Radio InBlu:

 

Al vostro servizio” ha ospitato il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani. Il programma di Radio inBlu, condotto dal giornalista Giuseppe Caporaso, ha affrontato il tema de “La desertificazione dei piccoli comuni senza più sportelli bancari. Rischi e pericoli per i cittadini più anziani”.

Per Riccardo Colombani il rischio di desertificazione è reale «lo dicono i dati di Banca d’Italia. Nel 2010 gli sportelli bancari erano 33.663. Nel 2020 sono scesi a 23.481 facendo registrare un calo di oltre il 30%. I comuni che vedevano la presenza di uno sportello bancario nel 2010 erano 5.906, sono diventati 5.102 nel 2020. In sintesi 804 città sono senza banche».

La riduzione dei servizi bancari richiama la funzione sociale della banca, rimarca il programma radiofonico. «Non sono solo i piccoli centri a soffrire – sottolinea Colombani – ma anche nelle gradi città il fenomeno desertificazione crea problemi alla clientela ed in particolare ai più anziani. Sono queste le fasce più deboli, meno abituate a utilizzare i servizi on-line, e che hanno necessità di assistenza e consulenza. Del resto rappresentano quella clientela che detiene una significativa quota di risparmio».

L’approfondimento radiofonico prosegue con i servizi on-line utilizzati per sopperire all’assenza fisica delle filiali. «Nel nostro paese – spiega il leader dei bancari della Cisl – il dato di utilizzo di questi servizi è del 19% contro il 34% della media europea. Questo significa che in Italia c’è ancora richiesta di un modo di fare banca che avvicini gli operatori a risparmiatori e imprenditori. Una questione sociale ed economica degna dell’attenzione della politica nazionale».

Radio inBlu propone a Colombani il tema dell’occupazione su cui sta incidendo la revisione dei modelli di servizio con annessa soppressione degli sportelli fisici. «Da anni – spiega il segretario generale – il settore gestisce gli esodi con un meccanismo volontario ed il relativo fondo di solidarietà. Il problema è che le banche stanno utilizzando questa leva gestionale: la riduzione dei costi riducendo il personale; non ci sembra assolutamente la strategia giusta perché spesso alla riduzione dei costi si accompagna una più che proporzionale decrescita dei ricavi; soprattutto non si fa banca nel modo desiderato dagli italiani, che è quello di confrontarsi con una persona in grado di dare dei consigli personalizzati per gestire i risparmi, ma anche per poter avere una consulenza specifica sul fabbisogno di finanziamento che imprese e famiglie hanno».

In chiusura di trasmissione il giornalista Giuseppe Caporaso richiama l’attenzione del segretario generale di First Cisl sugli effetti dell’introduzione dello smart working. «L’equilibrio dovrebbe governare le dinamiche umane, sociali e quelle aziendali. Il lavoro agile, sapientemente utilizzato,  può consentire di far lavorare le persone, in parte da casa e certo non sempre, ma deve essere un lavoro agile davvero ‘smart’; oggi non lo è. Questa modalità  – conclude Riccardo Colombani – ha consentito di contenere i rischi della pandemia, ma non tutti i lavori potranno essere svolti in smart working. La possibilità di poter visitare le imprese, i soggetti da finanziare, secondo noi resta la modalità migliore per poter attribuire il merito creditizio a chi ne necessità”.

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