Lazio, credito cooperativo motore della ripresa. I video

“Il credito cooperativo sia il motore propulsivo della ripresa”, questo l’invito rivolto da Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl, alla tavola rotonda tenutasi nell’ambito del webinar “Credito cooperativo, tra Europa e coesione territoriale – incontro nel Lazio” organizzato da First Cisl Lazio.

Alla tavola rotonda, presentata dalla segretaria generale di First Cisl Lazio Maria Veltri e moderata da Paolo Grignaschi responsabile del Network dirigenti Bcc, oltre a Colombani hanno partecipato Maurizio Capogrossi presidente Bcc dei Colli Albani, Gianluca Nera presidente Bcc di Bellegra e Giulio Pizzi direttore generale di Banca Lazio Nord. L’evento è stato arricchito da una presentazione dei dati a cura di Paolo Tammaro, responsabile Ufficio studi First Cisl Lazio, e di Lucio Lamberti del Comitato scientifico Fondazione Fiba.

L’intervento del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani:

La tendenza generale, che ha visto in tutta Italia crescere la presenza del credito cooperativo negli ultimi anni, trova conferma anche nel Lazio. Dal 1996 al 2020 gli sportelli sono passati da 117 a 287 il che, in termini percentuali, significa il 14,5% sul totale degli sportelli del sistema bancario (era il 6,2% all’inizio del periodo preso in considerazione). Nel Lazio, inoltre, dal 2015 al 2019 sono cresciuti in modo significativo gli impieghi alla clientela (+ 9,5%). Inoltre va rilevato, come per il sistema delle bcc nel suo complesso, il peso ancora preponderante del margine d’interesse (67,7%) sul totale dei ricavi, anche se negli ultimi anni si assiste ad un aumento delle commissioni nette che non può non preoccupare il sindacato. Ciò sia per il rischio di snaturamento del credito cooperativo, che su questa strada corre il pericolo di omologarsi alle grandi banche tralasciando l’attività creditizia a vantaggio della vendita di prodotti finanziari, che per le ripercussioni sui lavoratori, in questo modo sempre più esposti alle pressioni commerciali.

Il dibattito, non a caso, si è svolto sul tema della vicinanza delle banche di credito cooperativo al territorio, alle famiglie e alle piccole imprese e su come, secondo Colombani, le bcc rappresentino la sintesi tra economia e società, una biodiversità del sistema creditizio da tutelare e preservare.

“Per garantire che il sistema delle bcc resti ancorato alla mutualità prevalente va trovato un equilibrio tra territorialità e esigenza di stabilità. Il credito cooperativo è fondamentale per garantire l’afflusso del credito all’economia, specie alle imprese minori – ha affermato Colombani –  Di qui nasce la nostra riflessione sulla riforma del 2016 e sull’architettura istituzionale che ne è derivata, ma anche sull’approccio dei regolatori, eccessivamente penalizzante per le banche di piccole dimensioni. C’è bisogno di un inversione di rotta e di rimettere la centro il principio di proporzionalità, come del resto ha riconosciuto anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. E questo perché, come ha affermato chiaramente il Copasir, il credito cooperativo – ha osservato il segretario generale di First Cisl – svolge un ruolo fondamentale per la nostra economia e la sua tutela rappresenta un interesse nazionale”.

È importante quindi – hanno concordato tutti i partecipanti – che il regolatore europeo riveda i criteri di valutazione del credito per le banche cooperative e segua il principio di proporzionalità. È di tutta evidenza come i criteri applicabili agli istituti significant, siano fin troppo penalizzanti per le banche cooperative, rischiando di ingessarne l’attività. Attività che – ha concluso Colombani – è indispensabile elemento di democrazia all’interno del sistema creditizio.

Il video integrale della tavola rotonda First Cisl: