Banca Sella, First Cisl, ok assunzioni ma avviare contrattazione integrativa gruppo

Il piano industriale di Banca Sella prevede nuove assunzioni giudicate positive da First Cisl. Varie agenzie di stampa e testate in formato cartaceo e on-line danno ampio spazio alla notizia. Agi titola “Banca Sella: First Cisl, 764 assunzioni nei prossimi tre anni”; per Adnkronos “Sella: First Cisl, bene assunzioni ma incomprensibile no su contrattazione di gruppo”. Sulla stessa linea il sito di Borsa Italiana che rilancia una nota Radiocor Plus: “Banca Sella: First Cisl, bene assunzioni, serve contrattazione di gruppo”. Il tema delle assunzioni ricorre anche nella titolazione di TgCom24 e Advfn che rilanciano una nota MF Dow Jones: “B. Sella: 746 assunzioni in piano al 2023, obiettivo raddoppiare la clientela”. Di nuovi ingressi scrivono pure  Il Sole 24 Ore e Conquiste del lavoro che rispettivamente titolano “Sella, in arrivo 764 addetti in più” e “Banca Sella, assunzioni superano uscite”.

I vari organi d’informazione citati mettono in evidenza come il piano industriale del triennio 2021/2023 preveda un netto di 764 nuovi assunti. Un dato sostanzialmente in linea con un trend consolidato che negli ultimi tre anni ha registrato un saldo positivo di 200 ingressi (487 assunzioni contro 287 uscite). Banca Sella punta sulla formazione per migliorare la professionalità dei lavoratori e ad incrementare la clientela. Non contemplate operazioni societarie di consolidamento né esternalizzazioni.

Il segretario nazionale di First Cisl, Mauro Incletolli e i responsabili First Cisl del gruppo Banca Sella, Giulio Camattari e Alberto Botto, danno un giudizio «positivo sull’aumento degli organici dal momento che il gruppo Sella è l’unico a prevederlo nel panorama nazionale, con una forte attenzione alla rete operativa. Bene anche la distribuzione di azioni, anche se riteniamo che ciò dovrebbe preludere ad una partecipazione più organica dei lavoratori, cui andrebbe riservata una quota dell’utile di impresa ».

Incletolli, Camattari e Botto esprimono invece la loro insoddisfazione per la «risposta negativa riservata alla richiesta di prevedere una contrattazione integrativa di gruppo. Si tratta di un atteggiamento palesemente contradditorio. Mentre da un lato l’ad Pietro Sella parla di un “team Sella” che comprende tutti i dipendenti, continua a gestire la contrattazione azienda per azienda, mentre le attività che producono vantaggi fiscali restano a livello di gruppo. Nel prossimo incontro , in programma venerdì, verificheremo se le sue parole corrispondono ai fatti».