Colombani, aumentare il credito alle imprese è un’efficace via d’uscita dalla crisi

«Per risollevare l’economia italiana c’è una sola strada: aumentare il credito alle imprese». È esplicito Riccardo Colombani nell’indicare un’efficace via d’uscita dalla crisi illustrata nel corso della tavola rotonda sulle politiche creditizie organizzata da First Cisl.

Conquiste del lavoro ha seguito i lavori riportando la posizione del segretario generale di First Cisl. «Aumentare il credito – ha osservato Riccardo Colombani – è l’unico modo per evitare l’avvitarsi della crisi. Quanto ha fatto il governo con il decreto Liquidità va nella direzione giusta, ma nell’insieme i finanziamenti erogati sono molto al di sotto di ciò che serve. Per spingere le banche a concedere credito aggiuntivo è necessario supportare il loro sforzo con nuove garanzie statali, parziali o totali. In questo modo è possibile dar vita ad un circolo virtuoso: più credito, più investimenti, più crescita».

Per Colombani è fondamentale che il sistema bancario abbia «meno crediti deteriorati, così da evitare di rivivere l’incubo del 2015. La dorsale dell’economia italiana è costituita dalle piccole imprese sotto i dieci dipendenti, che occupano il 30% della forza lavoro del Paese. La crisi – sottolinea ancora Colombani – rischia di decimarle: non possiamo permettercelo».

Il leader dei bancari della Cisl fa poi notare su Conquiste del lavoro come sia «la prima volta negli ultimi decenni che gli impieghi crescono nonostante la recessione. Dobbiamo far sì che si affermi l’idea che le politiche creditizie svolgono un ruolo anticiclico, di sostegno all’economia in tempi di crisi. E che le banche devono essere strumenti di trasmissione delle politiche pubbliche. La parola debito non più essere un tabù, il rischio altrimenti è una distruzione di capacità produttiva che non verrà più recuperata».