Assicurazioni, tribunale accoglie ricorso First Cisl, è licenziamento illegittimo

Tre anni per aver riconosciuto un diritto. Lo riporta Città della Spezia che si occupa della vicenda del licenziamento di una lavoratrice delle assicurazioni titolando sulla sua illiceità. “Sono occorsi ben tre anni – si legge nel quotidiano on line – dalla presentazione del ricorso al Tribunale del Lavoro da parte di una impiegata contro il licenziamento intimatole dalla agenzia di assicurazione presso cui lavorava, ma finalmente il Giudice, con sentenza n° 78/2020 pubblicata il 26/05/2020, ha riconosciuto l’illegittimità del provvedimento subito”.

A rilanciare la notizia una nota di First Cisl della Spezia nella quale si legge che “grazie alle argomentate rivendicazioni presentate nel ricorso, approfondite poi durante le numerose udienze del processo e riassunte infine nella memoria conclusiva dall’avv. Emanuele Buttini, dello Studio Legale Valettini di Aulla, sono state inoltre accolte numerose richieste di risarcimento sia per voci retributive non corrisposte che per errati conteggi riscontrati dalla First Cisl nelle buste paga della lavoratrice”.

Città della Spezia evidenzia come sia “giunta così a conclusione la prima delle vertenze a favore di proprie iscritte del comparto agenzie assicurative che la First Cisl Liguria si è vista costretta a portare alle decisioni del Tribunale del Lavoro spezzino. Due altri ricorsi recentemente non erano arrivati a sentenza, in quanto tra le parti preventivamente si era raggiunto un accordo conciliativo che riconosceva un equo risarcimento alle dipendenti”.

Sul tema si è espresso il segretario nazionale First Cisl con delega sul comparto assicurativo Roberto Garibotti: “La sentenza di La Spezia dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la necessità di regolamentare la rappresentanza. Infatti, solo la lungimiranza del giudice e la tenacia dei nostri amici spezzini, ha impedito che i conteggi di quanto dovuto alla lavoratrice per l’ingiusto licenziamento e per arretrati non pagati venissero fatti applicando le tabelle dell’’infame’ contratto firmato con il sindacato autonomo di colf e badanti. In pratica il giudice – spiega Garibotti – pur non potendo costringere l’agente ad applicare il contratto firmato dai sindacati di settore, ha impedito che la lavoratrice ne avesse addirittura un danno economico. Nel ringraziare ancora i colleghi mi auguro sinceramente che, a questa sentenza, presto ne seguano altre con analogo esito”.

“Quando non riesce a tutelare con accordi in sede sindacale i propri iscritti – conclude l’articolo – First Cisl continua così in sede giudiziale la propria attività a sostegno dei dipendenti delle agenzie di assicurazione, settore particolarmente “debole” del lavoro dipendente sia per il numero ridotto degli addetti, sia per l’adozione da parte di numerosi agenti di un contratto nazionale, firmato da due sindacati autonomi per nulla rappresentativi dei dipendenti del settore”.