Sindacati al Presidente Conte, serve regia nazionale su ripresa in sicurezza

Un incontro urgente con il Presidente del Consiglio è stato chiesto da Cgil Cisl e Uil per confrontarsi sulla ripresa delle attività produttive, economiche e sociali “perché riteniamo fondamentale – evidenziano le organizzazioni sindacali – che venga mantenuto un forte presidio e una regia nazionale sul tema della sicurezza e della tutela massima della salute per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Il nostro obiettivo è arrivare, lavorando insieme, preparati alle scadenze di maggio contenute nel Dpcm del 10 aprile”.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, lo hanno ribadito con una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

“Siamo preoccupati delle iniziative di singole regioni o realtà territoriali del paese – si legge nella missiva –  perché crediamo che in tal modo si possano pregiudicare gli sforzi che tutto il paese ha messo in campo con il rischio di non garantire regole omogenee per tutti. Non è il momento delle fughe in avanti o dei protagonismi. Occorrono linee guida omogenee e dettagliate da parte del Governo condivise con le parti sociali ed i livelli istituzionali tenendo conto delle indicazioni dei comitati tecnici e scientifici insediati dal Governo. Devono essere rispettate tutte le procedure previste dal protocollo sulla sicurezza sottoscritto il 14 marzo scorso dal Governo e da tutte le parti sociali, con le necessarie implementazioni e sostegni legislativi. Gli eventuali test sanitari devono essere vidimati e certificati dal Comitato tecnico scientifico e dal Ministero della salute e in ogni caso gestiti dal Servizio sanitario pubblico. Vanno definite condizioni di sicurezza nel sistema dei trasporti dei lavoratori e dei cittadini”.

Per Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo è “necessaria una sintesi a livello nazionale in modo da dare certezza e regole precise da adottare a tutte le regioni, ai territori, alle aziende a tutti i settori della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici. La distribuzione dei dispositivi di sicurezza per i lavoratori e cittadini deve essere garantita in tutti i territori e nei luoghi di lavoro. Si devono, altresì, discutere delle misure a sostegno del lavoro che il Governo sarà chiamato ad adottare nei prossimi provvedimenti legislativi. È prioritario, dunque, che sia data continuità, ma più efficienza e rapidità nell’erogazione dei relativi assegni, a tutti gli ammortizzatori sociali necessari a gestire il graduale rientro dei lavoratori nel processo produttivo, in coerenza con un’organizzazione del lavoro rispettosa della sicurezza. È il momento della coesione e dell’unità  – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil – per uscire dall’emergenza sanitaria per costruire le condizioni di un nuovo modello sociale economico e del lavoro. Per tali ragioni Cgil, Cisl e Uil sollecitano un confronto urgente con il Governo e con le parti sociali nello spirito costruttivo e responsabile che ha caratterizzato questa fase di difficile gestione dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica”.