Auguri di una Pasqua autentica e serena

Care amiche, cari amici,

il tempo che viviamo non è un tempo ordinario. È difficile persino, in un momento di così profonda difficoltà, trovare parole che non suonino retoriche per rivolgervi gli auguri di buona Pasqua.

Per coloro che stanno soffrendo sulla loro pelle le conseguenze della malattia, e per le loro famiglie, segnate dal dolore – penso soprattutto alle zone più colpite dal contagio – questi giorni resteranno impressi in modo indelebile nella memoria. Per tutti gli altri, confinati nelle proprie case, c’è da far fronte a una condizione fino a ieri impensabile, alla solitudine, al clima di incertezza e paura che avvolge ogni gesto quotidiano.

Che cosa resta? Resta la speranza. Cristiani, credenti e non, tutti possono ritrovare nella Pasqua il significato più autentico di questa esperienza. E insieme ad esso la serena certezza che sempre, e particolarmente nelle ore più buie, in fondo al suo cuore ogni uomo, di qualsiasi credo, può attingere alle risorse morali in grado di riportarlo a vedere la luce. Pasqua, “Pesach”, è il “passaggio” da una condizione esistenziale a un’altra. È “trasformazione” di abitudini, comportamenti sociali e di impegni reciproci.

Esprimo un grazie, semplice e profondo, a tutte le lavoratrici e i lavoratori per la loro quotidiana abnegazione e alle donne e agli uomini di First Cisl per l’attività di servizio che viene garantita ogni giorno.

Sta a tutti noi, insieme, aprirci la strada verso un nuovo inizio e ascoltare quella voce che dice: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. È con questa convinzione che mi sento di augurare a tutti voi e alle vostre famiglie una Pasqua autentica e serena.

Roma, 10 aprile 2020

Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl

 

Qui la lettera aperta del segretario generale First Cisl Riccardo Colombani