PopBari, i sindacati, ignorati gli sforzi dei lavoratori, prima la salute

“Con riferimento al comunicato stampa della Banca Popolare di Bari del 20 marzo scorso le scriventi OO.SS. precisano che la nota tende a mostrare un clima aziendale e di relazioni industriali molto diversi dalla realtà percepita e vissuta dal personale”; lo si legge in un Il comunicato unitario delle Segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin nel Gruppo Banca Popolare di Bari.

“L’informativa fornita – prosegue il comunicato – ancorché “tempestiva” non ha in nessun caso tenuto conto delle obiezioni e delle indicazioni del Sindacato. Le direttive impartite sono confuse e lacunose, lasciano intendere che chi sta governando la BPB non ha mai lavorato in filiale e non si rende conto anche di quel che sta accadendo negli uffici centrali. Lungi dal rasserenare gli animi pesantemente provati dalla situazione contingente, hanno aumentato il disorientamento dei colleghi, la confusione, qui, è più evidente che altrove”.

“Il decantato adeguamento alle disposizioni emanate dalle Autorità Pubbliche – spiegano i sindacati – è stato tardivo, confuso ed incompleto; ancora oggi i Dispositivi di Protezione Individuale non sono a disposizione della totalità dei dipendenti che, in molti casi, hanno dovuto provvedere personalmente”.

“Il nuovo Protocollo sottoscritto dalle OO.SS. e ABI in data 24 marzo u.s. – prosegue la nota unitaria – evidenzia che per qualsiasi operazione da effettuarsi presso i punti operativi – comprese le operazioni di cassa – sarà necessario fissare un appuntamento prima di recarsi in filiale. L’ultimo DPCM nonché numerose ordinanze regionali limitano gli spostamenti delle persone da comune a comune. Alla luce di queste importanti limitazioni è necessario prevedere la riapertura delle filiali in maniera graduale ed a giorni alterni nei comuni dove la BPB opera con un solo sportello. Da rivedere anche l’accorpamento delle filiali nelle piazze dove sono presenti più sportelli, in molti casi distanti decine di chilometri e numerosi sono i problemi operativi che i colleghi stanno riscontrando”.

Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin segnalano che “il Direttore Generale e non solo lui scomparso dai radar. Caduti nel vuoto gli appelli che queste Organizzazioni Sindacali avevano lanciato nei giorni scorsi per far fronte alla emergenza COVID-19”.

“In ultimo – concludo unitariamente le organizzazioni sindacali – riteniamo che la nota del 20 marzo scorso, con cui i commissari straordinari hanno freddamente e cinicamente comunicato l’improcrastinabile avvio delle procedure di confronto sul Piano Industriale nonostante la “situazione di emergenza straordinaria” che il Paese sta vivendo, ignora gli sforzi che lavoratrici e lavoratori (e non la banca come astrattamente citato nel comunicato stampa) stanno profondendo per garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale. Le scriventi OO.SS., perdurando tale situazione, si riservano di intraprendere ogni iniziativa a tutela dei lavoratori. PRIMA LA SALUTE!!!”

 

Il comunicato unitario delle Segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin nel Gruppo Banca Popolare di Bari