Coronavirus, Colombani, no a corsa in banca per le pensioni, Governo intervenga

“Non è pensabile assistere alla corsa dei pensionati agli sportelli bancari. Fa bene l’Abi a invitare ad utilizzare i canali da remoto e a ricordare che con i sindacati ha concordato che è possibile recarsi in filiale solo per appuntamento. È positiva anche la disponibilità a scaglionare gli accrediti. Ma tutto ciò non è sufficiente. Serve l’intervento del Governo per garantire l’ordine pubblico e il rispetto di tutte le misure di sicurezza, così da non creare condizioni di pericolo per i lavoratori e per la clientela”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.

“Il problema non è tanto il pagamento delle pensioni per cassa – sottolinea il leader dei bancari Cisl – che per le banche riguarda poche decine di migliaia di utenti. Il vero problema è rappresentato dalla grande massa di pensionati ai quali l’assegno viene accreditato su conto corrente e non dispone del bancomat né di altre carte. Secondo l’ultima indagine sui bilanci delle famiglie di Bankitalia si tratta del 33% del totale”, continua Colombani.

“Poiché, stando ai dati dell’Inps sul periodo giugno–novembre 2019, sono oltre 10 milioni coloro che hanno l’accredito in banca, se ne deduce che circa tre milioni di persone si recano abitualmente nelle filiali per ritirare, in tutto o in parte, la propria pensione. Un afflusso di queste dimensioni è una bomba innescata. Rischiamo non solo – conclude Colombani – di mettere a rischio la salute dei bancari, ma di vanificare i sacrifici che tutti gli italiani stanno facendo per contenere il contagio”.