Banca Intermobiliare, i sindacati, le posizioni sono ancora molto distanti

“È chiaro a tutti che l’obiettivo dell’Azienda è quello di eliminare 140 posti di lavoro, ragionando solo su dimissioni volontarie incentivate” senza fare ricorso “all’uso del fondo di solidarietà che prevede l’assegno di accompagnamento alla pensione e agli altri strumenti di contenimento dei costi da noi già messi sul tavolo durante la precedente procedura”; è quanto afferma un comunicato delle rsa del Gruppo Bim di Fabi e Fisac Cgil e delle strutture territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin

“A fronte di nostra precisa richiesta riguardo alle modalità tecniche ed economiche e ai tempi dei trasferimenti degli uffici di sede da Torino a Milano – precisano i sindacati riguardo a Banca Intermobiliare –  l’Azienda ha manifestato al momento la non volontà di affrontare l’argomento” oltre a “chiusura di fronte alla nostra richiesta di dettagli sulla situazione esuberi nelle filiali”.

Per i sindacati “è invece prioritario tutelare i colleghi coinvolti nei trasferimenti entrando nel merito della valutazione di elementi per noi fondamentali quali carichi di famiglia, disabilità, situazioni personali particolari, part time”.

“Con il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinti – prosegue il comunicato – continuiamo ad adoperarci per trovare tutte le soluzioni possibili al fine di salvaguardare i posti di lavoro. Proprio in quest’ottica abbiamo ribadito all’Azienda che per noi è assolutamente prioritario l’utilizzo di tutti gli strumenti previsti dal CCNL del Credito in caso di tensioni occupazionali: prepensionamenti attraverso il fondo esuberi, risorse accantonate nella parte ordinaria del fondo da utilizzare con giornate di solidarietà, ricorso allo smart working e utilizzo volontario del part-time, ottimizzazione dei residui ferie e della banca delle ore”.

Riguardo le scelte strategiche e l’utilizzo dei soldi, “riteniamo scandaloso – ribadiscono i sindacati – che non vengano impiegati per conservare i posti di lavoro, per valorizzare il capitale umano e creare le condizioni per un vero rilancio dell’Azienda. Ed è proprio rimarcando le pessime gestioni manageriali che abbiamo formulato all’Azienda la necessità di intraprendere un’azione di responsabilità”.

“Davanti alla posizione aziendale – concludono le rsa del Gruppo Bim di Fabi e Fisac Cgil e le strutture territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – riteniamo necessario effettuare gli opportuni passaggi presso le Segreterie Nazionali in previsione del prossimo incontro del 4 novembre”.

 

Il comunicato delle rsa del Gruppo Bim di Fabi e Fisac Cgil e delle strutture territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin

 

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