Accordo Bper sui giornali, firma per ricambio generazionale e occupazione

Dal nazionale al territorio. L’accordo in Bper, tra sindacati e azienda, sugli effetti del piano industriale 2019-2021, trova spazio su vari quotidiani. Il Sole 24 ORE titola “Bper firma l’accordo sul ricambio generazionale”. Fornisce i numeri dell’intesa la titolazione del Corriere di Bologna: “Bper, accordo con i sindacati per 1.289 uscite e 710 assunzioni”. Rimanendo sempre in Emilia Romagna, dove ha il suo quartier generale Bper, anche la Gazzetta di Modena fornisce le cifre dell’intesa con un richiamo in prima pagina.

“Escono 1.300 persone volontariamente – scrive Il Sole 24 ORE – attraverso un’ampia rosa di opzioni, incentivate in diverso modo. Opzione donna, Quota 100, pensionamenti e prepensionamenti per chi matura i requisiti pensionistici entro il primo gennaio 2022 e poi adesione volontaria al fondo di solidarietà che sarà aperto con la finestra massima, ossia 7 anni. Questo significa che potranno aderire coloro che matureranno la decorrenza del pagamento della prestazione pensionistica tra il 1° gennaio 2021 e il 1° gennaio 2026. Dirigenti inclusi”.

“Le assunzioni nell’arco di piano arriveranno 710 assunzioni, tra 645 nuovi contratti e 65 stabilizzazioni di contratti a tempo determinato e di apprendistato, con un rapporto entrate e uscite di uno a due circa. Il pacchetto andrà ad aggiungersi alle 141 assunzioni già effettuate da gennaio ad agosto 2019. Tra i nuovi ingressi, 443 verranno effettuati nei territori dove saranno maggiori le uscite volontarie concordate e privilegiando le aree del paese con maggiori difficoltà occupazionali e con maggiori percentuali di pensionamenti, come per esempio Sardegna e Mezzogiorno”.

Numeri che evidenziamo come l’accordo punti anche alla valorizzazione delle politiche del lavoro. Al Sole 24 ORE il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, sulla firma dichiara: «è una novità di assoluto rilievo per il settore bancario che sia stata conclusa un’intesa che prevede un tasso di sostituzione di 1 su 2 tra uscite e nuove assunzioni. Consideriamo, inoltre importante che non siano state previste deroghe al contratto nazionale nel momento in cui è aperta con l’Abi la trattativa sul rinnovo».

La posizione di First Cisl viene completata dal segretario nazionale Mario Garcea e il segretario di gruppo Tonino Usai, che riflettendo la linea del segretario nazionale di First Cisl Riccardo Colombani, alla Gazzetta di Modena dicono: «Questo accordo rappresenta un segnale di attenzione per tutto il Mezzogiorno e soprattutto perla Sardegna».

Delle ricadute dell’accordo sui territori si occupa Il Mattino. “I sindacati territoriali – si legge sull’edizione di Avellino – guardano con attenzione al percorso di ricambio generazionale che sarà attuato dall’istituto di credito e sono pronti a sollecitare una condivisione che favorisca la collocazione dei neo assunti nelle aree che faranno registrare maggiori esuberi attraverso i piani di pensionamento e prepensionamento. Le parti sociali, inoltre, potrebbero avviare una sollecitazione al fine di favorire un’attenzione specifica volta a salvaguardare le filiali del Mezzogiorno e, nello specifico, della Campania e dell’Irpinia attraverso una valorizzazione del territorio con operazioni che possano intercettare l’economia del turismo, dell’agricoltura, dell’innovazione tecnologica, della Green Economy e della Silver Economy”.