Avvenire intervista Annamaria Furlan, lavoriamo a un sindacato di prossimità

“Serve un cambio di passo e di direzione della politica economica, perché così non andiamo da nessuna parte”. Lo dice ad Avvenire la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Francesco Riccardi l’ha intervista alla vigilia della conferenza organizzativa del sindacato che si terrà a Roma dal 9 all’11 luglio e che lancia la “Cisl in una nuova dimensione” proponendo un “Sindacato di prossimità”,  che riparte dalle “nostre tante periferie: urbane, del lavoro, esistenziali”.

L’Avvenire chiede se l’incontro con il premier Conte costituisca la ripresa della fase di concertazione. “Al Presidente del Consiglio – risponde Annamaria Furlan – abbiamo prospettato ancora una volta quelle che per noi sono le priorità riguardo a crescita, sviluppo e lavoro. Confortati, oltretutto, dalla grandissima partecipazione registrata nelle iniziative confederali e negli scioperi di categoria. Il premier anche questa volta ha dato la disponibilità ad aprire tavoli tematici su infrastrutture, previdenza, scuola, crisi industriali e riforma del fisco. Speriamo seguano fatti concreti e il confronto sia reale e non di facciata”.

Nell’intervista di Francesco Riccardi, Annamaria Furlan riflette sul momento economico: “Abbiamo la crescita economica a zero e, nonostante gli ultimi dati indichino un lieve incremento dell’occupazione generale, quello che registriamo ogni giorno è l’impoverimento della struttura produttiva del Paese. Ogni settimana – Annamaria Furlan – si annuncia una nuova crisi e addirittura si riaprono quelle faticosamente risolte in precedenza. Penso alla vicenda Ilva, in cui per le minacce del governo e le scelte unilaterali dell’azienda, si rischia non solo il lavoro e il futuro di 11mila dipendenti, ma di dare un colpo mortale per la capacità imprenditoriale dell’Italia. Per non parlare di Alitalia, per la quale siamo in attesa da mesi di un progetto e di una soluzione credibili”.

E sulla decisione di non gravare l’Italia delle procedura d’infrazione europea l’Avvenire fa notare che questa determinerà una legge di bilancio con stretti margini operativi. Quali le priorità da affrontare? La segretaria generale della Cisl passa in rassegna le emergenze: “Sblocco reale delle grandi e medie opere infrastrutturali a partire dal Sud. Investimenti su formazione, ricerca e innovazione di cui abbiamo enorme bisogno. Ancora, garantire servizi pubblici degni in tutto il Paese, senza serie A e serie B. E per questo assumere, senza ritardi non più accettabili, tutto il personale necessario nel Pubblico impiego, in particolare nella sanità e nella scuola. Rinnovare i contratti pubblici per garantire il potere d’acquisto dei lavoratori, ma soprattutto avviare una profonda riforma del fisco”. E sulla validità della flat tax Annamaria Furlan vuole capire come sarà attuata evidenziando che “per noi occorre rendere più “pesanti” le buste paga dei lavoratori e le pensioni. Per ragioni di equità e per far ripartire i consumi interni. Insomma, guardare prioritariamente a lavoratori e famiglie con figli. Spero che nei confronti annunciati se ne possa discutere concretamente”.

L’intervista prevede anche un momento programmatico e alla segretaria generale della Cisl da l’opportunità di spiegare gli obiettivi della conferenza organizzativa nazionale che vuole darsi “gli strumenti operativi a sostegno del progetto di costruire un “Sindacato di prossimità”. Con al centro la tutela del lavoro a partire dalle sue tante “periferie”: lavoro precario, discontinuo, sottopagato, insicuro, senza contratto. Vogliamo essere presenti con uno sforzo organizzativo notevole nelle “periferie”, urbane e non, in cui la prima assenza è quella dello Stato. Perché crediamo che rappresentare il lavoro possa contribuire non solo a garantire legalità, ma a creare speranza per il futuro. Vogliamo riscattare il tanto lavoro “povero” attraverso una contrattazione della quale i lavoratori siano protagonisti attivi. Intendiamo impegnarci perché a tutti i cittadini, anche nei territori più difficili, siano garantiti i diritti di cittadinanza”.

Francesco Riccardi chiede cosa in concreto farà il sindacato. “Apriremo sedi Cisl nei quartieri più difficili di Napoli, Palermo, Roma, nel Sud abbandonato ma anche a Milano e nel Nord in cui si nascondono forme di sfruttamento dei lavoratori. E rafforzeremo il nostro impegno direttamente nei luoghi di lavoro”.

L’Avvenire fa notare come alle periferie stia rivolgendo la sua attenzione Papa Francesco.  “Abbiamo tratto molta ispirazione dalle parole che ci aveva rivolto due anni fa – dice Annamaria Furlan – in occasione del nostro congresso confederale. Il Santo Padre, in un’udienza particolare con i delegati, ci aveva incoraggiato ad occuparci delle periferie esistenziali, le nuove frontiere della fraternità, dove la dignità delle persone è messa in discussione ogni giorno. Quello che vogliamo realizzare è proprio un rinnovamento della missione della Cisl. Ogni giorno migliaia di delegati sindacali, persone meravigliose me lo lasci dire, si impegnano – a volte in maniera davvero eroica, e comunque sempre in controtendenza rispetto al generale disimpegno e agire interessato – a favore dei lavoratori. Noi vogliamo, oggi, non solo rilanciare questo impegno, ma metterlo sempre più a favore innanzitutto dei più deboli, dei lavoratori indifesi, dei cittadini abbandonati da tutti e in tutto. Oggi c’è bisogno di un’azione sindacale che riparta da qui, di una rappresentanza che unisca e crei comunità proprio dove, invece, la politica tende a dividere per confondere e dominare”.

Su sollecitazione del curatore dell’intervista Francesco Riccardi, la segretaria generale della Cisl rimarca che quanto espresso “non saranno solo parole: è, e sarà sempre più, “presenza”. Nei luoghi di lavoro, nei territori periferici. Per fare proprio ciò che è nella natura di un sindacato: rappresentare e contrattare, difendere e trovare soluzioni che facciano avanzare la condizione di lavoratori e cittadini. Noi dobbiamo fare ancor meglio il nostro mestiere di sindacalisti, di delegati. Anche per ricostruire la nostra comunità a partire dalla dignità del lavoro e dalla centralità della persona. Alla narrazione della paura, dei muri, dei porti chiusi, dell’ognuno pensi a se stesso… noi vogliamo contrapporre una solidarietà operosa che faccia del lavoro, della sua dignità, il perno attorno al quale ricostruire il senso di comunità, la capacità di essere accoglienti, di integrare, di includere e promuovere tutte le persone rendendole protagoniste del cambiamento e non spettatrici disarmate. Noi – conclude Annamaria Furlan – vogliamo essere “prossimi” ai lavoratori indifesi e ai cittadini più deboli. E questo sarà anche il nostro contributo alla crescita del Paese. Noi vogliamo esserci, anzi ci siamo: la Cisl c’è”.