Sciopero in doBank, venerdì 28 giugno, per dare una scossa all’azienda

E’ sciopero in doBank. Lo comunica una nota sindacale delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin: “Dopo mesi di tentativi passati a stabilire corrette ed efficaci relazioni industriali nel Gruppo doBank, il sindacato ed i lavoratori scenderanno in sciopero venerdì 28 giugno contro l’atteggiamento dispotico e arrogante dell’azienda che ha impedito di trovare un accordo sul Piano industriale in grado di dare garanzie ai lavoratori in merito a occupazione, mobilità e contratto collettivo nazionale che verrà applicato”.

“I motivi dello sciopero – scrivono le organizzazioni sindacali – vanno ricercati nella volontà dell’azienda di gestire questa fase del Piano Industriale con un approccio unilaterale e non concordato sia per quanto riguarda i 160 esuberi dichiarati, sia per quanto riguarda la chiusura e le ricadute sui lavoratori di alcuni Poli periferici. In considerazione dei cambiamenti che continuano ad investire il Gruppo – di cui l’ultimo in ordine di tempo è la revoca della licenza bancaria – sono mancate la volontà e le premesse per avviare un serio confronto che avesse al centro i risultati dell’azienda assieme alla tutela dei diritti e delle professionalità dei lavoratori”.

“C’è bisogno di dare una “scossa” a questa azienda che infrange regole e contratto, che mette a rischio i livelli occupazionali, che pensa solo agli utili per gli azionisti e ai lauti compensi da distribuire all’Amministratore Delegato e al Management”.

“Il settore del credito – ribadiscono nel comunicato Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin – ha una tradizione ben diversa di relazioni industriali e di comportamenti da quelli messi in atto da doBank e per questo chiediamo ad ABI un intervento in tal senso, anche in relazione alla recentissima rinuncia alla licenza bancaria, che rappresenta un pericoloso e grave precedente per l’intero settore. doBank, che punta ad essere un player importante sul mercato degli NPL, intanto arriva all’ultimo posto per considerazione dei lavoratori che sono e restano il motore di questa azienda e che il 28 giugno diranno BASTA a questi comportamenti ottusi”.

Il comunicato stampa

 

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