Colombani su Conquiste del Lavoro, Carige salva con dipendenti nel capitale

“Carige, i sindacati alzano la voce” questo il titolo del servizio di “Conquiste del Lavoro”. Firma il servizio Carlo D’Onofrio che scrive: “Porte aperte a Blackrock in Carige. L’ingresso del fondo americano, un colosso che nel sistema bancario italiano vanta già una robusta presenza, nell’istituto genovese è visto di buon occhio dal governo. L’interesse manifestato da un investitore istituzionale di standing internazionale come Blackrock – dice il ministro dell’Economia Giovanni Tria -, tra l’altro già presente nel capitale di altre banche italiane e supportato da un adeguato piano industriale, è un buon segnale in questa direzione e una garanzia per il rilancio della banca”.

Il perdurante stato di crisi dell’istituto di credito ligure viene vissuto con crescente preoccupazione che secondo il quotidiano romano “non significa comunque che i sindacati intendano porre veti sulla scelta del nuovo azionista di controllo o che diano per scontato che lo scenario che si prepara sia davvero quello prefigurato nei giorni scorsi dai rumors fuori controllo rimbalzati tra gli ambienti finanziari. Non a caso – prosegue nel suo articolo Carlo D’Onofrio – il segretario generale della First Cisl Riccardo Colombani invita a diffidare delle indiscrezioni trapelate finora sul piano industriale e definisce ”irrealistici” i numeri sugli esuberi. La First torna invece a proporre – lo aveva già fatto all’inizio dell’anno – di far entrare i dipendenti nel capitale della banca utilizzando le risorse del Fondo per l’occupazione”.

”Il nostro obiettivo – spiega Colombani a Conquiste del Lavoro – è rilanciare Carige e riconsegnarla risanata al territorio e ai lavoratori ma se vogliamo trattare alla pari con gli attuali o coi futuri detentori di quote del capitale della banca, senza pregiudiziali nei confronti di chicchessia, non c’è che una via – afferma -: usare i 165 milioni del Fondo per l’occupazione del settore bancario ed entrare anche noi nel capitale di Carige per discutere del destino dei dipendenti prima che si scriva il nuovo piano industriale”.

“Quanto agli esuberi – si legge sul quotidiano romano -, Carige si trova già alle prese con un pesante piano di ristrutturazione che prevede 1.250 esuberi. Un numero che i sindacati, ricorda Colombani, giudicano eccessivo dal momento che, perfino considerato il ricorso al prepensionamento con quota 100, non sarebbe possibile coprire per intero la platea mantenendo il criterio della volontarietà delle uscite. Ogni ipotesi di eccedenze più elevate – taglia corto Colombani – sarebbe a maggior ragione inaccettabile perchè prefigurerebbe licenziamenti mascherati o tagli retributivi insostenibili”.