Work life balance, approvata Direttiva europea

Lo scorso 4 aprile, con 490 voti a favore, 82 contrari e 48 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la nuova Direttiva europea sul work – life balance. Il testo non contiene la totalità delle previsioni iniziali presenti nella proposta effettuata dalla Commissione europea ben due anni fa, ma comunque apporta delle novità per tutti i paesi membri.

In particolare per l’Italia la novità di maggior rilievo riguarda i lavoratori che diventano papà, sono infatti previsti i dieci giorni di paternità obbligatori e retribuiti, contro i cinque attuali.

“Questa direttiva europea è una buona notizia per i genitori e i lavoratori impegnati nella cura dei propri cari” ha dichiarato Montserrat Mir, Segretaria  confederale della CES. La CES avrebbe voluto diritti più forti in alcuni casi, ma giudica il compromesso raggiunto un importante miglioramento.

Anche il Coordinamento nazionale donne Cisl, esprime nel complesso una valutazione positiva, pur segnalando la presenza di “alcune zone d’ombra”.

“La Direttiva, che come Coordinamento donne abbiamo sostenuto e accompagnato con campagne e consultazioni, sia in Italia che in Europa, attraverso il Comitato donne Ces, se applicata a livello nazionale, sarà sicuramente uno strumento in più, insieme alla contrattazione di primo e secondo livello, per contrastare anche l’annosa questione della discontinuità lavorativa femminile, spesso determinata proprio dalla rinuncia al lavoro durante il periodo di cura, responsabile principale della segmentazione lavorativa e della disparità salariale e pensionistica” ha dichiarato Liliana Ocmin, Responsabile nazionale Dipartimento Donne Immigrati e Giovani Cisl.

“Contrastare la discriminazione di genere tra lavoro e famiglia è divenuta formalmente una priorità per Bruxelles, in linea con i contenuti del “Pilastro europeo dei diritti sociali”. D’ora in poi sarà, dunque, nostro impegno fare in modo che le nuove disposizioni europee trovino quanto prima piena applicazione” ha concluso Ocmin.