Il Parlamento europeo ha approvato il 13 marzo scorso l’attesissimo “Disability Act”, che ha lo scopo di rendere accessibili prodotti e servizi come computer, smartphone, tablet, tv, e-book e e-reader, ma anche sportelli bancomat e servizi bancari, terminali di pagamento, ecc. e di investire le autorità nazionali di vigilanza del mercato del compito di verificare l’adeguamento da parte degli enti privati. Tra gli aspetti positivi, anche l’impatto sulle norme sugli appalti pubblici per prodotti e servizi accessibili, così che le autorità pubbliche non usino più il denaro dei contribuenti in prodotti, servizi e strutture che discriminino le persone con disabilità.
Dopo l’approvazione, restano ancora due passi da compiere: il Consiglio dell’Ue deve dare la sua approvazione formale e la legge deve essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Gli Stati membri avranno quindi 3 anni per recepire la direttiva
Il tema della disabilità è oggetto del progetto First Cisl finanziato dalla Commissione europea dal titolo: “Non-financial reporting directive (2014/95/EU): an opportunity to develop the participation and inclusion rights of people with disabilities and prevent the risk of social dumping. The crucial role of EWCs and Trade Unions” partito i primi di aprile, che ha l’obiettivo principale di proporre strumenti per garantire la piena integrazione organizzativa dei lavoratori disabili negli ambienti di lavoro.