“Il Sole 24 Ore” si occupa del rinnovo del contratto di lavoro dei bancari con un articolo dal titolo “Bancari, l’Abi apre all’umento in busta”. Firma l’articolo Cristina Casadei che scrive: “Sono le stesse banche rappresentate dal presidente del Casi di Abi, Salvatore Poloni (che è anche direttore generale di Banco Bpm) e dai capi delle relazioni sindacali dei principali gruppi a dire di essere uscite dal tunnel della crisi, pur con i dovuti distinguo e le dovute precisazioni. E a lasciar trapelare che, oltre che agli azionisti naturalmente, ci sarà qualcosa da redistribuire anche ai 3oomila lavoratori bancari che da oggi saranno impegnati nelle assemblee in cui i sindacati presenteranno la piattaforma per il rinnovo del contratto”.

E’ lo stesso presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro Salvatore Poloni a riconoscere che “in generale, sì, siamo usciti dal tunnel della crisi, ma non rispetto ad alcuni temi di carattere economico e macroeconomico, che non dipendono dalle singole banche. Gli utili per poterli distribuire bisogna farli. È evidente che quando si avvia un percorso di rinnovo contrattuale c’è una soddisfazione di carattere generale. Affronteremo il percorso con grande serietà e senso di responsabilità. Il contratto non si sta presentando come un rinnovo ordinario, la piattaforma è ricca e articolata. Sul tema salariale dovremo trovare delle soluzioni”.

Che il confronto sul rinnovo del Ccnl della banche costituisca un momento importante lo fa notare per conto della segreteria nazionale First Cisl Mimmo Iodice, il quale, come si legge nell’articolo di Cristina Casadei, rileva che “questa volta non si tratta di fare manutenzione, ma di definire il settore nei prossimi anni”, con una categoria alle prese con “una ricerca di senso molto forte”.