Conquiste del lavoro, Colombani, Mps non esce dalla crisi con scelte liberiste

“Dalla nazionalizzazione di Mps non si può uscire con “scelte liberiste”. E’ questo l’attacco dell’articolo di “Conquiste del Lavoro” che riprende una dichiarazione del segretario di First Cisl Riccardo Colombani e ispira il titolo del servizio “Mps, sindacato contro il liberismo di stato”.

Secondo Colombani “non ha alcun senso – scrive il quotidiano romano – usare i soldi dei cittadini per nazionalizzare le banche se poi lo Stato, divenuto primo azionista, spinge alle consuete scelte liberiste che hanno come uniche ricette la vendita dei crediti deteriorati, che rischia di dare le economie locali in pasto ai fondi speculativi, e la chiusura di sportelli, che priva del servizio bancario le comunità più svantaggiate, con la conseguenza di nuove perdite occupazionali in banca e nelle imprese del territorio”.

“Le parole di Colombani – prosegue Conquiste del Lavoro – fanno riferimento all’assemblea degli azionisti di Mps ed alle indicazioni fornite dall’ad Marco Morelli sul futuro della banca. Morelli ha messo in guardia dalle difficoltà poste da un quadro macroeconomico che si presenta molto peggiore del 2018”.

Il giornale si fa carico dei timori di First Cisl preoccupato che “i prossimi passi siano in linea con le politiche seguite quando il bastone del comando era in mano agli azionisti privati. Una sorta di liberismo di Stato che finirebbe per aggravare il male che si cerca di curare. “Noi – conclude Riccardo Colombani – crediamo invece che le banche si debbano rilanciare ricostruendo il rapporto di fiducia con la clientela partendo dalla valorizzazione del personale e dalla sua capacità di attuare una gestione paziente dei crediti problematici, in tal modo da ridare slancio alle imprese e producendo contestualmente una più elevata redditività”.