La cessione di Unipol Banca alla Banca Popolare Emilia Romagna rappresenta un rebus sul destino delle filiali. Lo evidenzia l’edizione bolognese de “Il Resto del Carlino” che si fa carico anche dei timori dei sindacati per le ricadute che l’operazione può avere sul personale.
“A rischio i circa 300 dipendenti della direzione generale di Unipol banca – scrive Marco Madonia che firma l’articolo -. Poi c’è il tema della riorganizzazione delle filiali per evitare sovrapposizioni visto che l’area di insediamento delle due realtà è speculare. L’istituto bolognese da tempo sul mercato 258 sportelli, 2.200 dipendenti una raccolta totale di 59 miliardi e attività per oltre 12 miliardi ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con un utile normalizzato di 4 milioni”.
“È un’operazione utile a rafforzare Bper – dice al Resto del Carlino la segretaria regionale di First Cisl Emilia Romagna Sabrina Nanni -. Sono due realtà nate a Modena e Bologna e che hanno una presenza capillare in tutta la regione. Anche nel caso del passaggio di Carife in Bper abbiamo assistito a un piano di riduzione dei costi ma nel nostro settore ci sono tutti gli strumenti per la gestione degli esuberi”.