Nel suo primo intervento da segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani cita il capitolo “L’Italia preda di un sovranismo psichico” dal 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese: “La delusione per lo sfiorire della ripresa e per l’atteso cambiamento miracoloso ha incattivito gli italiani. (…) Una reazione pre-politica con profonde radici sociali, che alimentano una sorta di sovranismo psichico, prima ancora che politico, che talvolta assume i profili paranoici della caccia al capro espiatorio, quando la cattiveria, dopo e oltre il rancore, diventa la leva cinica di un presunto riscatto e si dispiega in una conflittualità latente.”
Per Colombani è necessario fare una valutazione non tecnica, non giuridica, ma politica. Abbiamo bisogno di valutare profondamente questo disagio. Ma perché la società si troverebbe in queste condizioni? Perché, secondo il nuovo segretario generale di First Cisl, la relazione intermediario-cliente negli ultimi anni è stata viziata da una logica prodottocentrica. E’ dunque necessario recuperare la logica del servizio: è il servizio che deve superare la centralità del prodotto.
Le parti sociali hanno il dovere di dare una risposta concreta. I sistemi incentivanti non possono essere incompatibili con il dovere dell’intermediario di operare nel migliore interesse del cliente.