Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, sindacato del settore finanziario (banche, assicurazioni, riscossione e authority), è stato eletto segretario nazionale della Cisl: è la prima volta che un bancario entra a far parte del massimo organismo confederale. “Ringrazio la Confederazione – dice Romani – per un riconoscimento che credo vada alle migliaia di lavoratori che in questi anni di profonda crisi finanziaria si sono accollati enormi oneri, anche di natura economica e personale, per ricostruire il clima di fiducia tra i cittadini, traditi da troppe gestioni dissennate nelle banche e da troppe lacune sul piano legislativo”.
Romani, 54 anni, divenne segretario generale di Fiba Cisl nel 2013 e due anni dopo diede vita a First Cisl, venendone confermato alla guida nel 2017. Nel 2013 lanciò una proposta di legge popolare per la limitazione dei compensi top manager bancari, sottoscritta da 130 mila cittadini italiani. Nel 2018 ha pubblicato, insieme con la Cisl, il manifesto AdessoBanca! che contiene sei proposte per una riforma socialmente utile del sistema bancario italiano.
“La necessità di riformare il sistema bancario – spiega Romani – è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dopo gli scandali che hanno bruciato decine di migliaia di posti di lavoro insieme con i risparmi di tante famiglie: la commissione bilaterale da poco attivata sul tema delle politiche commerciali e dell’organizzazione del lavoro e il rinnovo del contratto nazionale, che verrà discusso da domani con l’Abi, possono innescare, finalmente, un cambiamento che deve essere culturale prima che organizzativo. Le banche tornino dunque a indirizzare la loro attività al raggiungimento di quegli obiettivi di carattere sociale che sono indicati dalla Costituzione, in primis lo sviluppo e la tutela dell’occupazione e della dignità del lavoro, il sostegno all’economia e la difesa del risparmio”.