Mps, segnali positivi in accordo, 650 uscite ma ripristino tfr e fondo pensione

“Leggiamo come un segnale incoraggiante il fatto che la nuova tranche di 650 esodi, tutti volontari, avvenga con il contestuale recupero della base di calcolo del tfr e del contributo aziendale alla previdenza complementare, prima congelati come ennesimo sacrificio offerto dai lavoratori al risanamento della banca. Vogliamo sperare che si tratti di una svolta”: è il commento di Antonio Valentini, della segreteria nazionale di First Cisl, all’accordo sottoscritto oggi nel gruppo Mps che prevede ulteriori 650 uscite in aggiunta alle 1.800 già realizzate nel 2017 nell’ambito dei 4.800 esodi per mezzo del Fondo di solidarietà di settore previsti dal piano di ristrutturazione approvato dalla Commissione europea in sede di autorizzazione alla ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi.

“Pur a fronte del positivo recupero in termini di accantonamenti previdenziali e di fine rapporto – aggiunge Valentini – per il personale in servizio resta purtroppo l’onere delle giornate di solidarietà, al momento prorogate per un anno, con cui i lavoratori hanno sin qui dato un enorme sostegno alla ripresa aziendale: auspichiamo che sia l’ultimo gravame richiesto ai dipendenti. Invece, per chi esce con questo nuovo accordo è positivo che, stanti le incertezze sul fronte previdenziale, sia stata introdotta una clausola di salvaguardia che consenta l’eventuale ritiro della domanda di adesione all’esodo da parte dei lavoratori”.