Contratto Bcc, First Cisl, il rinnovo non è strumento di contenimento costi

Per il rinnovo del contratto nazionale delle banche del credito cooperativo si riprende a trattare ad inizio del nuovo anno. Sul confronto “Il Sole 24 Ore – Radiocor Plus” titolano così il lancio “Bcc: tavolo Sindacati-Federcasse si aggiorna all’8 gennaio”. “Nell’incontro di giovedì – si legge sul sito Borsa Italiana –  i sindacati riferiscono che a fronte della richiesta economica di aumento (85 euro) Federcasse ha chiesto l’individuazione di uno strumento prioritario per il Fondo per l’occupazione e un adeguamento delle norme contrattuali, tra le altre, su premio di risultato, welfare aziendale e disciplina dei permessi”.

Sul confronto di il  segretario nazionale di First Cisl Pier Paolo Merlini dice “rimane un po’ di preoccupazione per un rinnovo del contratto che sembra non riuscire a decollare, contratto che non può essere inteso come strumento di contenimento dei costi. Ridare speranza al settore passa attraverso il coraggio di scelte nuove e capaci di leggere la attuale realtà, economica e sociale, che il settore affronta quotidianamente”.

Il referente nazionale di Cooperfirst, Giovanni Sentimenti aggiunge “la decorrenza degli aumenti dal primo ottobre 2018 è coerente tenendo conto del tema della sostenibilità differente rispetto al contratto dei bancari Abi. Ora il tema più urgente da risolvere  è quello legato alla mobilità. Con la creazione dei gruppi bancari cooperativi è necessario darsi delle regole che diano la possibilità di contenere possibili trasferimenti entro un raggio di azione chilometrico definito”.