Stress lavoro correlato in banca, in un libro l’indagine di First Cisl

“Le banche fanno pressioni per le vendite massive e per gli aumenti di capitale, il legislatore impone obblighi che le aziende scaricano sui dipendenti, la clientela ha esigenze sempre più complesse ma meno filiali cui rivolgersi: tenere insieme queste sollecitazioni, a volte contrastanti, è di giorno in giorno più difficile per il personale, tant’è che l’insostenibilità del lavoro pesa per il 56% tra i fattori di rischio indicati dai lavoratori bancari e all’interno delle aree di rischiosità professionale la percezione dello stress ha un peso del 64%”: lo afferma il Segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, a commento della ricerca sul tema dello stress lavoro correlato commissionata dal sindacato dei bancari.

“Per avere uno spaccato attendibile del settore – spiega Tiziano Coco, responsabile di Dirfirst, il settore di First Cisl dedicato alle alte professionalità, che ha coordinato la ricerca – ci siamo concentrati su un territorio di dimensioni non eccessive ma comunque rappresentativo. L’indagine ha riguardato infatti il 55% delle filiali e il 16% del personale della provincia di Latina, area sostanzialmente immune da crisi bancarie, ma che dal 2010 ha ugualmente perso il 14,3% degli occupati e il 9,5% delle filiali nelle 28 banche attive localmente. Ne è emerso che il rischio da stress è legato soprattutto alle condizioni organizzative, che incidono negativamente sulla soddisfazione lavorativa, che non raggiunge la sufficienza, fermandosi a un consenso del 47%. Anche se i fattori di protezione presenti nelle banche sono giudicati sufficienti, con un indice di soddisfazione del 53%, che sale al 61% quando si valuta il valore dei colleghi, aleggia invece una scarsa percezione dell’equità organizzativa, appena al 43% di consenso. Bassi indici di gradimento vengono attribuiti in particolare all’equità e alla trasparenza dei criteri di valutazione delle persone, che raccolgono solo il 44% di favori, e alla capacità di ascolto delle proposte del personale, appena al 45%”.

“Dal lato dell’innovazione – osserva Coco – se è alta la percezione della capacità della banca di acquisire tecnologie e di migliorare i processi, con tassi di gradimento rispettivamente del 60% e del 57%, i lavoratori bancari evidenziano un’insufficienza del settore nel riconoscere e affrontare gli errori del passato, nell’introduzione di nuove professionalità e nello sviluppo di competenze innovative fra i dipendenti, aree che raccolgono solo tra il 48% e il 49% di consenso”.

“Uno dei dati che fanno maggiormente riflettere – aggiunge Romani – è che a pesare per il 67% nella percezione della fatica siano le responsabilità personali, spesso derivanti dalle nuove norme emanate dallo Stato, divenuto il ‘terzo attore’ nell’organizzazione del lavoro bancario: le banche ne riversano l’onere sui lavoratori, così gravati da crescenti rischi sanzionatori e perfino patrimoniali e penali, che dovrebbero invece competere all’azienda, oltretutto senza riceverne alcunché in termini di percorsi professionali o di retribuzione. Se poi l’assorbimento totale nel lavoro ottiene, tra le aree di percezione dello stress, un indice del 71%, vuol dire che il diritto alla disconnessione è tutt’altro che rispettato: l’uso dei dispositivi mobili per lavoro è diventato invasivo, sfociando anche in indebite pressioni commerciali. Sono entrambi temi su cui dovremo necessariamente soffermarci nell’imminente confronto per il rinnovo del contratto nazionale.”

Venerdì 9 novembre all’Auditorium Carlo Donat Cattin di Roma, alle ore 9.30, sarà presentato il volume che raccoglie i risultati dell’indagine, svolta in collaborazione col Centro interuniversitario di ricerca in psicologia ambientale dell’Università Sapienza di Roma e Studio Saperessere: il testo, pubblicato da Key Editore con il titolo “Stress e benessere lavorativo. Manipolare con cura”, è firmato da Roberto Spanu e Marco Vitiello, psicologi del lavoro, e dall’avvocato Pasquale Lattari.

In allegato le tabelle di sintesi della ricerca.

Indagine stress lavoro correlato