Banco Bpm, si rompe il tavolo, trattativa in bilico, sciopero possibile

Si surriscalda il clima in Banco Bpm. A riferirne è “l’Eco di Bergamo” che pubblica un articolo dal titolo “Banco Bpm, tavolo rotto con i sindacati. Ora ipotesi sciopero”. Dopo la rottura delle trattative i sindacati “hanno consegnato a Banco-Bpm una procedura di raffreddamento – scrive il quotidiano orobico -. Che tradotto significa che le parti hanno 15 giorni di tempo per tentare la strada della conciliazione, viceversa è plausibile che i primi di luglio scatti uno sciopero a livello nazionale. Una protesta che vedrebbe coinvolti i 23 mila dipendenti del gruppo (circa 1.100 nella nostra provincia)”.

“Tra i nodi del contendere ci sono – prosegue L’Eco di Bergamo – una combinazione di pressioni commerciali, carichi di lavoro e provvedimenti disciplinari, a cui si aggiunge la questione del mancato preavviso per i trasferimenti di personale (circa 6 mila) e l’incertezza sul futuro dei lavoratori del settore Npl (in tutto 300; 14 a Bergamo) e di ProFamily (credito al consumo). Partiamo proprio dai lavoratori del settore Npl, che il 4 giugno hanno inviato una lettera indirizzata al presidente di Banco Bpm, Carlo Fratta Pasini, e all’amministratore delegato, Giuseppe Castagna. Nella missiva esprimono i loro timori per l’ipotesi di una cessione della piattaforma Npl. Con «possibili negative ricadute in termini contrattuali, economici ed occupazionali», si legge nel documento. I sindacati hanno incontrato i lavoratori di Banco Bpm in diverse assemblee (a Bergamo il 15 maggio), condividendo l’iniziativa dello sciopero”.

Ennio Piantoni, segretario responsabile per la First-Cisl di Banco Bpm è categorico nell’affermare: “abbiamo cercato di trovare soluzioni al tavolo e abbiamo indetto assemblee con i lavoratori per far emergere il disagio palesatosi, per il quale siamo arrivati a dover proclamare una procedura di raffreddamento e lo sciopero. Anche se non è esclusa un’eventuale e auspicata conciliazione”.Sulla vicenda, “L’Eco di Bergamo”, conclude informando che Banco-Bpm, interpellato, “non ha voluto rilasciare dichiarazioni”.

Dello stato di tensione in Banco Bpm si occupa anche “Il Sole 24 ore” con un articolo dal titolo “Banco-Bpm, i sindacati minacciano lo sciopero”. Il quotidiano finanziario ne rilancia i punti di maggiore conflitto ricompresi in una lettera consegnata all’azienda. “Come risposta alle sollecitazioni degli ultimi mesi – scrive il Sole 24 ore-, i sindacati dicono di avere ottenuto solo parole ma nulla di scritto e proprio per questo hanno deciso di affrontare in maniera molto diretta i problemi dei bancari che ogni giorno si relazionano con la clientela. Motivi delle tensioni sono, secondo quanto lamentano i sindacati, le pressioni commerciali, l’inasprimento delle sanzioni disciplinari non giustificate dall’entità dei fatti contestati ai lavoratori, alcune disapplicazioni contrattuali relative ad alcune indennità, la riorganizzazione della rete accompagnata da circolari poco chiare e intempestive, la mancata formazione preventiva all’assegnazione dei ruoli e/o delle mansioni, che accentua i rischi operativi del lavoratori e le garanzie per i colleghi che sono impegnati nella gestione degli Npl e in Profamily”.