Il Giornale, Deustche Bank, esternalizzare avrebbe messo in dubbio contratto

“Accordo raggiunto tra sindacati e Deutsche Bank sul Piano Strategy 2020 per la ristrutturazione della banca, il cui punto focale in Italia, dove l’istituto è guidato da Flavio Valeri, sono 222 esuberi. In base all’intesa, è stato definito un percorso di uscita su base volontaria da qui al 2025 attraverso l’utilizzo del fondo di solidarietà di settore, per un massimo di 5 anni e l’erogazione di incentivi che prevedono un’una tantum di 2.550 euro, cui si sommano da 4 a 6 mensilità aggiuntive a seconda del periodo di permanenza nel fondo. Infine, è previsto un ulteriore indennizzo pari al 5,5% della retribuzione annua lorda per ciascun mese intercorrente tra l’accesso al fondo e il pensionamento, nonché la maturazione del premio di anzianità”: lo scrive Il Giornale nella sua versione on line.

Nell’articolo si ricorda che “i sindacati hanno inoltre chiesto e ottenuto il mantenimento in banca delle attività inerenti il credito al consumo che il piano prevedeva di esternalizzare su una rete di agenzie esterne. Un’ipotesi che, secondo i sindacati, «avrebbe messo a repentaglio la stessa permanenza nell’area contrattuale del credito». Sono state concordate infine 7 assunzioni, a fronte dei maggiori carichi di lavoro determinati dalla nuova gestione interna del credito al consumo”.

Sara Barberotti, della segreteria nazionale di First Cisl, mette “l’accento sul fatto che «ancora una volta una riorganizzazione ha bruciato posti di lavoro, ma l’aspetto positivo è che un efficace sistema di relazioni sindacali ha sventato il rischio delle esternalizzazioni ipotizzate dall’azienda e ha consentito la gestione degli esuberi con un sistema volontario di incentivazioni che trova pochi altri riscontri negli ultimi anni in Italia».”