Banca d’Italia, First Cisl, promozioni siano trasparenti e conformi a normativa

Con sentenza del 7 marzo 2018 il Tar del Lazio ha condannato la Banca d’Italia a riesaminare gli avanzamenti della carriera direttiva disposti presso l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) “per manifesta fondatezza” delle doglianze del dirigente sindacale First Cisl che ha presentato ricorso.

Il Tar ha riscontrato elementi oggettivi e concreti, atti a comprovare che la Banca d’Italia non ha agito in ottemperanza delle previsioni contenute nell’accordo di riforma dell’Area Manageriale, sottoscritto anche da First Cisl, in quanto è mancata completamente la valutazione dell’intera storia professionale dei candidati, la valutazione comparativa tra di essi e un apprezzamento complessivo che possa giustificare la preferenza attribuita ai quattro candidati promossi con la delibera annullata rispetto agli altri dipendenti dell’Area.

First Cisl ritiene che la Banca d’Italia, oltre ad ottemperare alla sentenza nel caso specifico della Uif, non possa sottrarsi dal rivedere prima dell’avvio del ciclo gestionale 2018 l’intero procedimento amministrativo delle promozioni, a tutela di tutto il personale altamente qualificato che in essa vi opera.

Non possono permanere dubbi sui criteri che saranno adottati dalla Banca, che dovrà operare in piena conformità al disposto normativo e con piena trasparenza delle scelte.