Unipol Banca, “lavoratori espropriati del ccnl del credito”

Si è conclusa, con un “nulla di fatto”, la procedura relativa alla scissione parziale proporzionale di un ramo di Unipol Banca in favore di una società di nuova costituzione (UnipolRec). “Non è stato possibile giungere alla sottoscrizione di un accordo – scrivono in un comunicato unitario i coordinamenti aziendali di Unipol Banca – in quanto l’azienda, con una scelta miope, improvvida e irresponsabile, ha sin qui negato ai colleghi che rientrano nel perimetro di cessione l’applicazione del ccnl del credito, intendendo applicare il contratto del commercio”. I segretari nazionali di tutte le sigle sindacali, presenti all’incontro con la controparte, “hanno ribadito con fermezza la gravità della posizione aziendale, che creerebbe un pericolosissimo precedente in categoria”.

“L’operazione di complessivo riassetto del comparto bancario del Gruppo, di per sé utile e apprezzabile – scrivono i coordinamenti aziendali -, viene ‘sporcata’ da una incomprensibile volontà di penalizzare, nei fatti, i colleghi coinvolti. L’azienda intende infatti applicare, oltre ad un contratto nazionale diverso, un regolamento, sostitutivo del contratto integrativo, deciso unilateralmente e non condiviso con le rappresentanze dei lavoratori”.

Il sindacato sottolinea: “Questo scenario non riguarda solo i colleghi che verrano ‘ceduti’: nel tempo potrebbe coinvolgere ogni struttura della banca e qualunque lavoratore! Nessuno si senta escluso dalla battaglia che intraprenderemo.Per quanto ci riguarda, attueremo tutte le iniziative utili e necessarie a contrastare le scelte aziendali; convocheremo a breve le assemblee dei lavoratori per illustrare nel dettaglio la situazione e le azioni di mobilitazione che intendiamo attuare, dando loro voce e visibilità a livello mediatico”.

In allegato il testo completo del volantino unitario.

volantino Unipol

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