“Quando presentò il nuovo piano industriale, chiedemmo esplicitamente all’ad Mustier una scelta coraggiosa che definisse forme di partecipazione organizzativa dei lavoratori nella gestione delle filiere commerciali e dei controlli. Il primo traguardo si concretizza in un accordo che può aprire un’inedita stagione di coinvolgimento nel processo di cambiamento in atto nel sistema bancario italiano ed europeo”: è questo il commento del segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, alla dichiarazione congiunta siglata oggi in tema di work life balance fra UniCredit e il Comitato aziendale europeo che riunisce i rappresentanti dei lavoratori del gruppo bancario.
“Non avevamo dubbi – aggiunge Romani – che il gruppo guidato da Mustier, per l’esperienza di dialogo sociale maturata attraverso il suo Comitato aziendale europeo, potesse costituire un terreno fertile per l’elaborazione di forme partecipative che facciano da apripista al rilancio della relazione tra il sistema bancario e la clientela, anche sul piano della fiducia”.
“L’obiettivo della joint declaration, siglata nel pieno rispetto delle contrattazioni nazionali ma valido sull’intero perimetro europeo di UniCredit – spiega Pier Luigi Ledda, segretario nazionale di First Cisl –, è quello di ottimizzare l’organizzazione dell’attività aziendale con l’ambizione di conciliare al meglio i tempi vita e di lavoro, ricavandone una reciproca soddisfazione per i dipendenti e per la banca. Questo richiede evidentemente di investire sempre di più nella formazione del personale durante l’intera la vita lavorativa”.