Inps, aboliti i 2 giorni di congedo facoltativo per i papà

Con il messaggio n. 1581 del 10 aprile,  l’Inps ha chiarito in tema di fruizione del congedo obbligatorio e facoltativo del padre lavoratore dipendente, che “il congedo facoltativo per i padri lavoratori dipendenti può essere fruito nei primi mesi dell’anno 2017 (entro il consueto termine di 5 mesi dalla nascita o dall’adozione/affidamento) solamente per eventi parto, adozione e affidamento avvenuti nell’anno 2016”.  Il che significa che i lavoratori dipendenti che diventeranno papà nel 2017 potranno usufruire soltanto dei 2 giorni di congedo obbligatorio, e non più di 4 come era fino all’anno scorso, perdendo il diritto ai 2 giorni facoltativi da prendere al posto della madre, in quanto la misura introdotta nel 2012,  non è stata prorogata per l’anno corrente.

“Non si conosce il motivo di questa decisione”, afferma Sara Barberotti, Responsabile della Struttura donne e politiche di parità e di genere della First Cisl. “Rileviamo – prosegue – che è una scelta che va in direzione contraria a quanto il Governo ha dichiarato, almeno sulla carta, confermando nel nuovo Programma Nazionale di Riforma l’impegno  nel campo delle politiche per l’occupazione femminile. Ci interroghiamo anche sulla ragionevolezza dal punto di vista economico di questa scelta, che ci pone ancor di più tra gli ultimi in Europa: la Francia concede ai papà 11 giorni, la Spagna 15, il Belgio 3 giorni  più 10 facoltativi,  per non parlare dei Paesi del nord Europa, la Danimarca assegna ai papà 2 settimane la Norvegia 54 settimane in tutto, 9 alla madre, 6 al padre, le restanti 39 possono essere utilizzate da entrambi i genitori, e la retribuzione è al 100%.”